Quasi due anni fa (era l’aprile del 2019) un vecchio computer Apple, che Hunter Biden aveva dimenticato in un centro di assistenza del Delaware, ha dato il via a delle indagini a suo carico sulla base di quanto conteneva.
Questo computer finì nelle capaci mani dell’agente speciale dell’FBI Daniel Alfin.
Daniel Alfin, 36 anni, specializzato in casi di sfruttamento minorile, aveva lavorato anche presso la sede centrale dell’FBI gestendo casi importanti riguardanti sempre crimini violenti contro i bambini. Aveva una laurea in informatica e ha seguito i programmi di formazione specializzati dell’FBI sui crimini informatici. È stato coinvolto in un’importante inchiesta sullo sfruttamento dei minori denominata Playpen, inchiesta che ha portato a centinaia di arresti in tutto il mondo.
Lui e l’agente speciale Laura Schwartzenberger, 43 anni, sono stati uccisi la mattina del 2 febbraio a Sunrise (Florida) mentre eseguivano un mandato di perquisizione del tribunale federale in un’indagine su crimini contro i bambini.
Laura Schwartzenberger, 43 anni, era agente dell’FBI dal dicembre 2005 e lavorava nell’ufficio di Miami in una squadra specializzata in crimini violenti contro minori, anche lei era specializzata in bambini. Il suo lavoro era principalmente indirizzato al tracciamento dei criminali che sfruttano sessualmente i bambini online e altro.
Intorno alle 6 del mattino, Alfin e Schwartzenberger, con una squadra di agenti delle forze dell’ordine sono stati bersagliati da un fucile automatico attraverso la porta (chiusa) dell’abitazione da un uomo a cui stavano notificando il mandato di perquisizione. Altri tre agenti sono rimasti feriti. L’uomo, che pare abbia monitorato l’avvicinamento degli agenti attraverso la telecamera della porta, si è suicidato.
fonte Miami Herald
Nella conferenza stampa di mercoledì 3 febbraio sono stati ripetutamente richiesti chiarimenti riguardo le affermazioni fatte da Joe Biden nello studio Ovale.
L’addetto stampa della Casa Bianca Jen Psaki ha difeso Joe Biden riguardo in particolare a quando ha detto che la “stragrande maggioranza” degli agenti dell’FBI sono “persone perbene e onorevoli” ― parlando dei due agenti speciali uccisi Dan Alfin e Laura Schwartzenberger. Kristen Welker della NBC ha sottolineato che Biden non ha detto che “tutti loro” sono persone oneste e rispettabili, lasciando intendere che altri, tanti o pochi, non lo siano. La Psaki, grandissima professionista, ha difeso in maniera egregia Biden, sebbene le sue affermazioni siano alquanto discutibili.
Fra le varie affermazioni di Joe Biden, ricordiamo che si tratta del padre di un indagato di Dan Alfin, sottolineerei questa:
“…hanno messo le loro vite in gioco, ed è un prezzo infernale da pagare” (But they put their lives on the line, and it’s a hell of a price to pay).
In realtà, sebbene si parli di (cito ilCorriere) “All’interno dell’hard disk c’erano migliaia di email, oltre a foto e video del «giovane» Biden che fa sesso con alcune donne e che fa uso di sostanze stupefacenti. […] Proprio una delle email sarebbe la prova, secondo il New York Post, della corruzione della famiglia Biden. L’articolo sosteneva infatti che, quando era vicepresidente, Joe Biden abbia incontrato un consigliere della società energetica ucraina Burisma, nel cui consiglio di amministrazione sedeva il figlio Hunter: la prova sarebbe un’email che il consigliere, Vadym Pozharskyi, avrebbe inviato a Hunter per ringraziarlo di «avergli dato un’opportunità di incontrare» suo padre e di aver passato del tempo insieme” ma pare invece che il materiale ritrovato sia molto più attinente alle specializzazioni dei due agenti speciali, Dan Alfin e Laura Schwartzenberger, deceduti in questo provvidenziale conflitto a fuoco.
Ricordo la teoria cospirazionista ― del resto la storia non è altro che una sequela di queste ― del “Clinton Body Count“, oggi il punto debole è il figlio di Sleepy Joe, questo membro del board di Burisma, questo uomo che possiede moltissimi lati oscuri che, per i motivi più strani, comprese queste ultime morti accidentali, hanno grande difficoltà a venire alla luce.
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