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A caldo: Paolo Sceusa sul 403cc

Nel peregrinare per conoscere meglio quello che succede con la modifica dell’art.403 cc mi sono imbattuto in un grande magistrato, mi sono sentito al telefono con un signore d’altri tempi Paolo Sceusa1.

Il magistrato in pensione dichiara il suo “sconfinato ottimismo” confidando in applicazioni marginali dell’articolo, ma certo il rischio che la situazione potrebbe diventare meno rosea a seconda della piega interpretativa e applicativa che ne faranno i giudici minorili.

Il suo timore è che non potranno far altro che seguire l’impostazione corrente, sia dei giudici italiani che stranieri, tanto ordinari che amministrativi “piuttosto supini nel seguire un andazzo”.

Mi permetto quindi di fargli notare, da incompetente, che rilevo dei contrasti enormi con troppe norme gerarchicamente sovraordinate, e mi dice “va bene, ma questa è solo la più recente, l’ultima delle norme che potrebbero essere applicate in contrasto pesantissimo, con la Costituzione“.

Prof. Avv. Paolo Sceusa

Un’applicazione del genere se riferibile, ai 10 vaccini già obbligatori per l’infanzia potrebbe arrivare a estendersi, ancor prima dell’obbligatorietà, anche ai sieri anticovid-19 per l’infanzia, o per i minori, che sono consigliati, ma non obbligatori. E questo potrebbe accadere a seconda della piega interpretativa influenzata dai tempi e dalle pressioni maggioritarie, laddove i giudici non fossero capaci di resistervi.

Ma allora, se il rischio per la salute psico-fisica dei figli minori, può dipendere dalla scelta dei genitori di non vaccinarli, mi chiedo, e chiedo ai colleghi giudici: porterete eventualmente via dalle loro case anche i figli dei genitori che fumano?

Si tratta inoltre di norme estremamente divisive. I genitori in contenzioso per questioni di separazione, di affidamento dei figli, e i loro avvocati, troveranno benzina da gettare sul fuoco di questi contenziosi, per cercare di strapparsi i figli, sull’altare delle fedi vax e no vax“.

Ma sono norme che spaccano anche tante famiglie unite e che fomentano guerre intrafamiliari. Si pensi al consenso alla vaccinazione del minore di piccola età che entrambi i genitori dovrebbero prestare. Ai contenziosi in caso di dissenso. Saranno e sono già forieri di nuove separazioni. I giudici, finora, hanno sempre privilegiato il genitore vaccinista. Questo prelude a un’applicazione massimalista del nuovo 403 cc? Si stanno scaldando i motori per l’allontanamento dei figli da genitori entrambi contrari alla vaccinazione dei loro figli?

“Eppure si tratterebbe di una posizione ispirata al principio di cautela precauzionale che larghissima parte della scienza medica raccomanda quanto meno a proposito dei sieri anticovid per l’infanzia”.

Il principio di precauzione, che da sempre ha accompagnato le valutazioni mediche, soprattutto sui farmaci nuovi e soprattutto le valutazioni giuridiche sulla scelta di consigliarli o addirittura imporre questi farmaci nuovi, è saltato completamente

Io non so quali siano gli orizzonti, a questo punto planetari, di questo battage per i vaccini a tutti i costi. Quel che è chiaro è che si tratta dell’affare economico più colossale della storia dell’umanità, quindi quanto meno c’è una volontà di riempirsi le tasche di miliardi intanto da parte di chi questi vaccini li produce, e li vende attraverso le istituzioni governative di tutto il mondo, che spesso li impongono”.

Tanti mi chiedono cosa possiamo fare? Io do un consiglio molto semplice: quando esprimete il vostro punto di vista metteteci la faccia. È inutile che ne discutiate in cantina, a casa vostra. Se sono tante le persone che ci mettono la faccia questo genera il coraggio e la voglia di fare altrettanto in tante altre persone, anche tra i punturati  pentiti o che comunque vogliano opporsi alla discriminazione ai danni dei non punturati“.

Ormai non si può essere troppo sicuri che non cominci un pogrom che isoli ogni minoranza, oggi quella dei non punturati, domani quella di qualche altra invisa minoranza, “che nuoccia alla salute psico-fisica dei figli”. È questa la vostra idea di democrazia e di libertà?

Noto anche che questa riformulazione dell’articolo 403 del codice civile miseramente anzi, direi malignamente, entra in vigore la vigilia di Natale, facendo assumere un significato tristemente simbolico anche nel mio personale giudizio che non mi intendo di numerologia“.

“Non credo che la magistratura italiana, permeata da sempre dalle “palamareidi“, possa dare una spallata ad un potere così dispotico, così potente e capace di intimorire o di blandire chiunque, giudici compresi”

Nemmeno confido nell’accademia. Ricordiamoci che, ad esempio, quando arrivò il duce, sotto il ricatto del lavoro, gli giurò fedeltà in massa. Salvo sparute eccezioni. E gli intellettuali delle università insieme ai magistrati plaudirono e applicarono le leggi razziali. Poi furono fra i primi, magistrati e accademici, a saltare sul carro della resistenza vincente cercando di appropriarsi del suo merito. Faranno così anche stavolta, come i pesci in barile. Saranno gli ultimi ad alzarsi in piedi per difendere qualcosa che dovrebbero difendere per primi. la dinamica in atto ora è esattamente quella. Stessa cosa i giornalisti”.

Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti…

Winston Churchill

La magistratura, già quarant’anni fa quando ci sono entrato, era in preda delle “palamareidi”, e sono in atto oggi anche in forma peggiore. È la contiguità del potere politico con la magistratura, colpa anche dei padri costituenti, che i partiti ce li hanno infilati sia nel CSM che nella Corte Costituzionale, con il plauso di tutti, il potere dei controllati negli organi di governo dei controllori“.

La miccia della mina della separazione dei poteri ce l’hanno infilata scientemente, i signori costituenti

Paolo Sceusa farà a breve un intervento pubblico, pubblicherà un ragionamento più esteso a questo riguardo, a seguire ci aiuterà con un approfondimento sul tema anche su questa piattaforma.

1 Paolo Sceusa, 1957, si laurea nel 1981 in giurisprudenza a Trieste, dal 1982 ha insegnato materie giuridiche ed economiche nelle scuole superiori, è stato consigliere giuridico-legale della Regione Friuli Venezia Giulia nel 1983 e 1984. Nel 1984 intraprende la carriera da avvocato, esercitando l’attività forense presso l’ufficio legale di una Cassa di Risparmio. Diventa magistrato nel 1985, giudice penale, civile e del lavoro a Gorizia fino al 1992. Diventa pubblico ministero a Trieste dal 1992 e per dieci anni. Dal 2003 e fino al 2009 è Giudice alla sezione civile del Tribunale di Trieste. Ha presieduto il Tribunale per i minorenni del Friuli Venezia Giulia dal 2009 al 2015 e quello per i minorenni di Trento fino al 2020.

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Illustrazioni Federica Macera

(2) Commenti

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  2. grazie

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