Interviste Riflessioni Senza Categoria

Tarro e l’eresia di Bacco

Casualmente, e per motivi tutti differenti da questo epilogo, mi misi in contatto col professor Giulio Tarro, medico che non ha bisogno di presentazioni ma di cui, prima di entrare nel vivo della questione, vale sicuramente la pena dare una molto sommaria idea.

Giulio Tarro e Albert Sabin

Giulio Tarro, messinese, classe 1938, si laurea cum laude nel 1962 all’Università degli Studi di Napoli, si specializza nel 1968, sempre cum laude, in Malattie Nervose e Mentali, vince il “premio Sabin” ― Albert Sabin è il medico che realizzò il vaccino per via orale contro la poliomielite ― cosa che gli consente di andare negli Stati Uniti e lavorare proprio con lui.

È stato primario di virologia dell’Ospedale Cotugno (1973-2006) ― il “Cotugno” è un ospedale di Napoli specializzato in malattie infettive ― trovandosi direttamente coinvolto in progetti diagnostici e terapeutici durante l’epidemia di colera del 1973, ha lavorato anche su epatitiAIDSSARSinfluenza aviaria e suina.

Fu lui a scoprire che il virus respiratorio sinciziale (VRS) era la causa dell’epidemia del cosiddetto “male oscuro di Napoli” (1978-1979), una malattia che colpì in particolare i bambini di appena uno/due anni, prima del suo intervento risolutivo, come fu confermato dagli stessi esperti dell’OMS, si contarono ben 80 piccole vittime.

Si tratta di un medico di indiscusso spessore ed esperienza che ha sempre avuto un atteggiamento motivatamente critico sulla gestione di questa ultima e devastante, forse più dal punto di vista socioeconomico e politico che sanitario, “pandemia“.

A prescindere dalle posizioni personali di ognuno, suona molto male il silenziamento di ogni dissenso parziale o totale dalle verità propagandate da governi dal sentore decisamente autoritario, un comportamento che stona con i nostri codici massimi e con la democrazia stessa.

Tutto questo ha portato Giulio Tarro, insieme al magistrato Angelo Giorgianni e al medico Pasquale Maria Bacco a fondare “l’eretico“, un determinato gruppo di lavoro che si pone come “sacerdote di veritá e di libertà“, come fondamento di democrazia, di progresso ― specificandone l’accezione positiva, essendo il termine simmetricamente ambivalente ― un processo che garantisca l’interesse pubblico e scongiuri inconfessabili interessi privati.

In questa logica “l’eretico” fa emergere verità celate, opinioni censurate, verità alternative avverso opinioni spesso faziose o addirittura strumentali ad interessi particolari, in definitiva contrarie agli interessi del popolo nel suo complesso.

Meglio è una piccola verità, che una grande bugia.”
Galileo Galilei

L’eretico” poco tempo fa si è trovato a vivere uno scisma interno, una eresia fra eretici, che ha visto un assoluto quanto repentino cambio di opinione di uno dei suoi fondatori: Pasquale Maria Bacco.

Oggi parliamo con il professor Giulio Tarro, affronteremo con lui alcune tematiche più ampie ma, soprattutto, gli chiederemo cosa pensa riguardo questa vicenda, un avvenimento che ha portato scompiglio nell’assediato ambiente dei “resistenti all’inoculazione“, fermo restando la legittima libertà di pensiero di ognuno proprio come il diritto perfetto e insindacabile che abbiamo di cambiare opinione, anche quando ribalta completamente quelle nostre precedenti, ma la cosa ci lascia tutti alquanto sorpresi per l’intensità e la velocità di riposizionamento.

Avevo preparato una sorta di scaletta ma, come capita spesso a noi meridionali, siamo vittime di una sorta di anarchia estemporanea che si impossessa di noi, alla fine seguiamo la corrente e cominciamo semplicemente a parlare.

“La visione sbagliata della scienza tradisce se stessa nella brama di avere ragione, perché non è il suo possesso di conoscenza, di verità inconfutabili, che forma l’uomo di scienza, ma la sua ricerca persistente e ostinatamente critica della verità.”
Karl Raimund Popper

GT: io, avendo fatto il giuramento di Ippocrate, già ad inizio febbraio, all’inizio delle vaccinazioni, ho detto che era giusto per me vaccinarsi come principio, tanto è vero che presi parte ad una di queste sedute televisive, proprio con Bacco Giorgianni e dissi quale era la mia intenzioneChiaramente se essere medici è un proprio obiettivo.

MBho cercato di organizzare un poco il suo intervento, nel senso che un aspetto è quello scientifico, aspetto di cui lei è un autorevole esponente, altro è la questione riguardante l’esautorazione della politica tramite lo “scientismo”, la tecnocrazia che drena capacità decisionale alla politica, ognuno deve fare il suo mestiere…

GT: si, ma io infatti prendo parte anche a commissioni per esempio del Centro-Sud America, ma non sono molto attivo sul resto…

MBeretico ante litteram, come ai tempi del “male oscuro di Napoli“, tempi in cui ISS e OMS la misero sotto indagine prima di riconoscerle i giusti meriti. Hanno isolato il virus del SARS-CoV2?

GTil 7 gennaio 2020, dopo l’annuncio del 31 dicembre dei cinesi… hanno pubblicato gli studi del genoma e il giorno dopo gli americani sono stati informati della cosa, dopo un’altra settimana il paziente 0 australiano forniva il virus che veniva coltivato e fotografato al microscopio elettronico. Quindi, non ha senso dire che non c’è il virus, piuttosto è un virus particolare, nel senso che fa parte di quella specifica famiglia e anzi, rispetto al primo che dava una mortalità1 del 10%, e a quello del medio oriente che dava addirittura un 36% (parliamo di letalità1 NdA) questo si è visto che va orientativamente dall’uno al tre per cento.

MBfiguriamoci professore, è acclarato che esista, va data però una dimensione corretta alla sua pericolosità che è ben differente da quanto si vede in TV, ricordo che John Ioannidis realizzò un bel lavoro di meta analisi sulla mortalità1 del virus arrivando ad affermare  anche con beneficio d’inventario se vogliamo ― che fosse dello 0,15% (l’influenza stagionale è allo 0,16%).

GTcerto, va detto che come mortalità1 noi siamo stati i primi al mondo purtroppo, a un certo punto eravamo 28/1 rispetto ai tedeschi, poi ancora una media molto alta di 20/1, ma anche nella fase autunnale dell’anno scorso abbiamo fatto registrare dal 3,5 al 3,9% in rapporto allo 0,5% della letalità1 media mondiale. D’altra parte quelli che hanno cominciato subito a contrastarla, a cominciare dal Giappone per dire, non hanno subito niente di questa situazione…

MBperchè li hanno curati magari…

GTsì, se pensiamo a quel protocollo esiziale “tachipirina e vigile attesa” contrario a qualsiasi idea di medicina che prevede diagnosi precoce e scelta della terapia giusta, punto e basta. Poi,  senza fare autopsie, e hanno bruciato i morti cancellando qualsiasi prova. Una gestione indecente, come gestione sanitaria abbiamo toccato il fondo.

MBnoi ci stiamo sentendo per le nuove posizioni di Bacco, premesso il piacere di parlare con lei su argomenti più vasti dello specifico, resta la questione, la cosa ci ha sorpreso un po’ tutti…

GTsi, diciamo che lui è stato anche sospeso dall’ordine, questo può far comprendere una situazione di difficoltà da parte sua, d’altra parte Bacco è sempre stato “eccessivo” nelle sue esternazioni, parlava di “acqua di fango” quando parlava di vaccini, un medico non può esprimersi in questo modo, peraltro io ho citato il suo lavoro in epoca pre-covid, per chiarire invece la mia stima per quanto ha fatto professionalmente.

Pasquale Bacco dal documentario “Effetto Lockdown” di Alessandro Amori

MBSui vaccini tradizionali personalmente ho affrontato la questione solo molto di recente, analizzando i risultati della Commissione Mandelli, nella quale, fermo restando una mia posizione non entusiastica né contraria rispetto ai vaccini tradizionali in sé, sono rimasto molto sorpreso da alcune “illogicità” di gestione di questa profilassi, identica a quella pediatrica, ora siamo di fronte a un vaccino completamente nuovo, almeno per quelli a mRNA, la questione precauzionale diventa ancora più importante tenendo fede al brocardo “primum non nocere“.

GTma si, poi è passato tutto come “emergenza” e negli Stati Uniti le prove verranno rese note solo fra 55 anni (la FdA ha reso noto che pubblicherà i documenti su cui si basa questa autorizzazione 500 pagine al mese e finirà di pubblicarle nel 2076Notate Bene che parliamo di documenti che hanno esaminato per autorizzare il farmaco Pfizer-BioNTechdocumenti già prodotti NdA).

Particolare del documento FdA linkato QUI a seguito del FOIA visibile QUI

MBieri ho visto che Robert Wallace Malone, inventore dell’architettura mRNAha diffuso un file da global research in cui si evidenzia che Pfizer avesse da subito notizia di tutti questi eventi avversi e che li abbia nascosti…

GTsì, diciamo che l’idea è buona (usare la tecnologia mRNA NdA) ma è proiettiva, prematura.

MBdai documenti AIFA risulta che non hanno realizzato studi sulla cancerogenicità e genotossicità di questi farmaci mRNA, è palese sia una tecnologia da usare con maggiore cautela.

GT: soprattutto per i bambini è una cosa indecente, ci sono possibilità di miocarditi ed eventualmente pure di sindrome di Kawasaki, nei giovani, a maggior ragione, se loro non hanno nessun problema questa infezione la risolvono da soli.

MBogni persona senziente e con senso critico si pone, nei confronti della della situazione attuale, con un consistente fardello di dubbi, dubbi feroci dovuti anche alla compattezza della lettura che ne danno ma, a ben vedere, questa non è affatto monolitica, cito ad esempio la dichiarazione del “Global Covid Summit” di Roma, nella quale moltissimi medici e scienziati di massima levatura, fra cui segnalo il solo Robert Wallace Malonesi dichiarano estremamente critici nei riguardi di una gestione sanitaria che risponde a criteri quasi esclusivamente “politici”, cosa sente di dire a tale proposito?

GTPurtroppo non posso che confermare, questi aspetti sono stati ribaditi anche da altri studiosi ― basti fare il nome di Montagnier ― per cui dobbiamo tenere presente il momento in cui vengono fatte queste vaccinazioni. C’è una epidemia in corso, nella quale chiaramente una profilassi deve essere intesa come prevenzione, si pensi che l’anno scorso ben 34 mila operatori sanitari statunitensi sono stati trattati con gli anticorpi di soggetti guariti che permettevano loro di avere questa sorta di “vaccino temporaneo”.

Potremmo risalire a Pasteur ma sappiamo benissimo della possibilità di usare il siero dei guariti. Era già stata utilizzata durante la prima SARS, quella che è durata soltanto un semestre, partita da Hong Kong, con 774 vittime su oltre ottomila contagiati, per cui sono arrivati gli stessi anticorpi monoclonali ad epidemia finita, e sono stati utilizzati efficacemente nell’infezione sperimentale del furetto.

Un’altra situazione si è presentata nel 2012, la famosa SARS del medio oriente in cui ci sono stati francamente pochi episodi epidemici in Corea del Sud nel 2015, e là l’istituto Pasteur è intervenuto, sia con gli anticorpi dei pazienti guariti che con gli anticorpi monoclonali che hanno funzionato alla grande. Sono anche stati pubblicati studi in tal senso, quindi anche quella epidemia, con una mortalità1 del 36%, è stata in sostanza controllata.

Ora siamo di fronte a questa nuova epidemia da coronavirus, in particolare il terzo tipo che si presenta, che ha partenza da Wuhan, una città di 11 milioni di abitanti, in cui si rileva la presenza anticorpi per questo virus già nel 3% della popolazione, soprattutto agricola, il che vuol dire che la presenza è presumibilmente naturale.

Uno dei cinquanta virus dell’intestino dei pipistrelli ha permesso successivamente anche, diciamo in sede locale, di potere avere una epidemia sicuramente maggiore, ma bene o male controllata. I cinesi sono stati in grado di costruire ospedali di sana pianta in un paio di settimane, è stato tutto un altro il tipo di approccio però poi, quando finalmente hanno brindato all’ultimo paziente che veniva dimesso dall’ospedale, se non sbaglio il 14 marzo del 2020, hanno disinfettato alla grande, hanno lasciato sempre il lockdown nel mese di aprile, ma a maggio hanno “scrinato” ben 10 milioni di abitanti trovando che tutto sommato l’epidemia era finita, perché la percentuale di positività era dello 0,001% e, per giunta, questi soggetti non erano contagianti, hanno riaperto tutto non avendo più nessun problema.

Chiaramente hanno istituito dei controlli ferrei alle frontiere e su quello sono stati molto rigorosi. In ogni caso loro non hanno avuto nessuna seconda, terza o quarta ondata, questo è importante stabilirlo.

MBprofessor Tarro, sebbene tanti di noi continuino ad approfondire temi medici riguardo la legittimità delle scelte politiche, ritengo che la questione della libertà di cura sovrasti di parecchie spanne quella più strettamente tecnica, a partire dai portati del Codice di Norimberga fino alle forzature nell’interpretazione della nostra stessa Costituzione (art.32), dell’Habeas Corpus e di diversi altri codici sovraordinati gerarchicamente agli strumenti normativi utilizzati, le chiedo quindi, esulando dal suo campo professionale, se la sente di esprimere una opinione su questo.

GTma senz’altro, io penso, facendo riferimento all’articolo 32 della nostra Costituzione, che abbiamo diritto a ricevere la migliore cura possibile, una cura che viene prima della possibilità di prevenzione per un agente che può successivamente essere attenuato, inattivato, utilizzato per un eventuale vaccino, questo lo si vede sempre in un secondo tempo, chiaramente per questo aspetto ci saranno dei tempi per così dire tecnici e pratici per avere una vaccinazione.

Senza andare troppo lontano nel tempo, pensando alla poliomelite e al vaccino Salk inattivato e a quello Sabin per via orale, sono stati gli aspetti più importanti per bloccare la paralisi infantile. Tanto è vero che basti pensare cosa sarebbe successo se non ci fosse stato il vaccino Sabin per via orale per i bambini del continente africano, per quelli del centro-sud America, per quelli del sud-est asiatico, chiaramente la possibilità di attenuare un virus senza che questo possa poi essere portato nel sistema nervoso, dove poi avrebbe causato delle lesioni al midollo spinale era l’obiettivo primario.

L’inattivazione utilizzata da Salk è stata altrettanto valida, ma purtroppo c’è stato pure un episodio di “poca attenuazione” e quindi quei soggetti sono andati incontro a paralisi, cosa che poi non si è mai più ripetuta. Nei paesi occidentali sappiamo che oggi si è ritornati al Salk perché il Sabin avrebbe un caso di possibili paralisi ogni due milioni quatrocentomila dosi, cosa che in un paese come gli Stati Uniti vuol dire sette o otto casi all’anno.

Riguardo i vaccini a livello globale abbiamo la scomparsa di ben due dei tre tipi di polio, resiste ancora soltanto il tipo 1, ma per pochi soggetti localizzati in Pakistan ed Afghanistan, per motivi più che altro religiosi. Come ci ha dimostrato di recente la guerra siriana, dove c’è la possibilità che un vaccino anti polio per via orale possa essere passato a soggetti defedati, con deficit immunitari, possiamo prevedere la scomparsa nei prossimi anni del tipo rimasto, il tipo 1.

MBlei ha fiducia nei nuovi vaccini non mRNA, diciamo ad esempio il più atteso, il Novavax?

GTmah… io penso che già esista, i cinesi già avevano realizzato un virus inattivato, ovviamente anche con la possibilità di avere come vettore un adenovirus, cosa che peraltro ha avuto per prima la Russia con lo Sputnik, e a loro dobbiamo anche delle considerazioni sulle proteine ricombinanti, ce ne è una lunga serie di approcci metodologici. Chiaramente quello che è stato utilizzato dalla Pfizer e dalla ModeRNA è valido ma in proiezione, presentate delle prove cliniche sufficienti, quelle presentate non sono state sufficienti come esposto dal British Medicine Journal a firma di Peter Doshi, ripreso anche dal New York Times.

MBsiamo a tutti gli effetti in chiusura di fase 3 mentre ci troviamo con una somministrazione generale da piena fase 4.

GTsi, e il passaggio del CDC di Atlanta è stato quello di affermare che siamo in condizioni emergenziali.

MBcerto, e poi c’è una ulteriore valutazione che ho fatto solo ultimamente, verificando da vigiaccess.org il fatto che gli eventi avversi dei vaccini anti covid-19 erano dieci volte quelle del secondo farmaco segnalato (per le stesse 8mld di dosi con 1 anno vs 16).

GTe ci troviamo di fronte a dati ufficiali

MBprofessore, ci dica come avete vissuto questo repentino e totale cambio di posizione del dr. Bacco, visto che si tratta di uno dei fondatori de “l’eretico” immagino che la cosa abbia avuto una grande rilevanza per voi.

GTil fatto di essere eretici non mi solleva dall’essere un medico e quindi, come tale, fin dall’inizio ho detto che mi sarei vaccinato. Per cui il cambio… è stato più un cambio personale, da parte di Bacco, che per giunta ha dato un grosso contributo utilizzando la sierologia di questo virus, nel senso di poter dimostrare gli anticorpi per il covid-19, già in Italia da prima dell’annuncio ufficiale venuto dalla Cina, questo ne mostra l’importanza, ovviamente a livello scientifico, ma sulle vaccinazioni espone posizioni personali.

Io sul piano medico, e del giuramento ippocratico, ho una visione diversa e sarà sicuramente che io sono stato col professore Sabin, ma sono certamente molto attento agli aspetti vaccinali e quindi sicuramente non ho sposato prima l’aspetto di Bacco (vedi il video di Bacco da “Effetto Lockdown” sopra NdA) nei riguardi del vaccino, poi ovviamente questo suo cambiamento, legato presumibilmente anche a valutazioni di ordine amministrativo, mi è parso un pochettino troppo esagerato ciò non toglie che sarò io a consigliargli quale vaccino deve fare (Tarro è stato il suo professore NdA)

MBBacco ha affermato che nell’ambiente critico verso questa gestione della crisi giri molto danaro, essendo io stesso critico verso questa gestione mi trovo a dissentire da queste affermazioni, le trovo forzate anche dal punto di vista logico, dato che sono contrarie agli interessi dell’estabilishment, sono posizioni difficili da sostenere contro la potenza di fuoco del Mainstream Media, di Big Pharma e degli stati, tutti o quasi su posizioni avverse, lei che idea ha in proposito?

GT:  io in particolare non mi sono mai occupato dell’aspetto amministrativo, solo di quello medico e scientifico, in questo senso non posso dire… purtroppo in tutti gli ambienti legati alle case farmaceutiche gira tanto di quel denaro che ha permesso eventualmente di imporre il farmaco di Pfizer rispetto a tutti gli altri, quindi non mi meraviglio se anche altrove ci sia movimento di soldi, ma noi facciamo la scienza e quindi non ci occupiamo di questi aspetti.

MBAnche basandomi sulla scelta del nome che avete dato al vostro gruppo di lavoro immagino che la libertà di pensiero è stata anche per voi la prima vera vittima del SARS-CoV2, il paziente è vivo e lotta insieme a noi, è moribondo o siamo al punto di doverne organizzare le esequie?

GTpenso che per tutte le malattie è sia importante la diagnosi precoce, cosa che permette di applicare la migliore terapia. Questa è una SARS con una mortalità1 prevista sicuramente al di sotto dello 0,5%, almeno secondo i dati a livello globale, direi in particolare, permetto di inserirmi, proprio nel continente africano, che non c’è una vera e propria epidemia, c’è solo una endemia, con dei focolai legati sia alle nazioni che danno sul mediterraneo sin giù al Sud Africa, perché là è molto diffusa la famiglia dei beta-coronavirus cui appartiene pure il covid-19, che in particolare ci sono le famose zoonosi e quindi gran parte della popolazione è immune totalmente per questo aspetto, ecco perché non c’è un vero e proprio focolaio, anche in questo momento in cui si parla di dare i vaccini al terzo mondo non ha niente a che vedere con i paesi africani che sono, si può dire, immunizzati naturalmente.

MBinsomma non vedo grande attinenza fra i ragionamenti scientifici e le scelte politiche sotto molteplici aspetti...

GTmah, io aggiungerei anche qualche altra cosa, che mi preme dire. Se noi pensiamo che abbiamo da sempre le stagioni sopra l’equatore inverse rispetto a quelle sotto di questo, è chiaro che adesso ci troviamo di fronte alla variante africana (“omicron” NdA) che sta a Cape Town dove ci sono 40 gradi all’ombra e quindi, tenendo in considerazione queste particolari situazioni, non ha ragione di essere una variante sudafricana che sicuramente è presente la da almeno sei mesi, con addirittura la necessità, da parte del governo sudafricano, di dover precisare e ribattere ufficialmente a queste affermazioni.

Una cosa comprensibile anche per motivi geografici, tenendo in considerazione pure quello che era successo l’anno scorso e alla possibilità di interferire dell’influenza stagionale con il coronavirus, in particolare un lavoro del Ministero della Difesa USA, il Pentangono, aveva dimostrato l’implicazione dei vaccinati (contro l’influenza NdA) che avevano una possibilità maggiore di contrarre la malattia (il 36% in più NdA). Inoltre, già dal 2020 l’emisfero meridionale ― l’Australia, il Sud America, parte dell’India, il Cile a l’Argentina ― non ha visto la circolazione del virus influenzale, c’era solo il covid-19, sono cose che bisogna sapere perché sono cose documentate...

MBgià, infatti l’OMS l’anno scorso ha certificato, per la prima volta nella storia dell’umanità, che l’influenza stagionale, che porta in larga parte gli stessi sintomi del covid-19, è pressoché sparita, riducendosi del 98%

GTa suffragare che dove c’è l’uno non c’è l’altra, d’altra parte parliamo di interferenza virale, quel lavoro fatto dai medici olandesi pubblicato nel 2008 sul giornale dell’Università di Cambridge, il virus influenzale, il virus respiratorio sicinziale influenzano le epidemie da meningococco e pneumococco ma si sa che ci sono queste interferenze…

MBaggiungerei che rilevare il covid-19 è una impresa assai ardua, un anno fa ne scrissi in un articolo in cui citai PubMed e una information Notice dell’OMS nonché alcune dichiarazioni di Kary Banks Mullis, l’inventore della PCR, che smontano ogni affidabilità dello strumento che decide delle nostre vite negli ultimi anni.

GTil problema principale è che la nostra diagnostica è proprio a livello di PCR perché davano per positivi anche quelli che arrivavano da 36 a 41 cicli di amplificazione, che vengono considerato dappertutto come negativi…

MBPersonalmente mi sono scaricato una information notice dell’OMS che dice testualmente che in caso di positivi privi di sintomi questi soggetti vanno considerati negativi, giusto per dire dell’affidabilità della PCR.

GTanche il gruppo europeo ha lavorato su queste cose, ha fatto proprio una circolare in merito, tanto è vero che è venuto fuori anche tramite “Striscia la Notizia” che praticamente i due terzi dei positivi conteggiati dall’Istituto Superiore della Sanità tutto sommato positivi non sono…

Poi ci siamo congedati, il prossimo appuntamento dovrà essere vicino al mare della nostra città, mia di nascita e sua adottiva, con una camera che catturerà la sua voce sorniona.

Note:

1 letalità si riferisce alla percentuale dei decessi fra i soli contagiati, mentre mortalità si riferisce ai decessi in relazione alla popolazione nella sua interezza (contagiati e sani).

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Illustrazioni Federica Macera