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Mickey MouSS

Lo spunto me lo ha dato chi mi ha inviato queste immagini che commenterò pochissimo, sono più che esplicite loro stesse, si tratta delle scansioni di un inserto pubblicitario del Topolino pubblicato il 23 dicembre scorso.

Oggi vi porterò in luoghi oscuri, luoghi nei quali, approfittando di mezzi subdoli per plasmare la mente de nostri piccoli infanti indifesi, i cattivi li plagiano somministrando loro l’omologazione mentale, oggi nei confronti della guerra al “virus”.

Nella prima pagina ecco che Vitto(rio) e Beba (immagino Beatrice) si salutano entusiasti di andare a scuola.

Tutti indossano la mascherina — tranne quello strano personaggio in rosso — i ragazzini sono felici delle loro scorte di “tempere e pastelli”, si sentono “attrezzati di tutto punto” quando un nasone, corazzato, colorato di rosso e con uno scudo, si complimenta con loro però gli chiede con fare indagatore “ma avete tutto quello che vi serve davvero?”

I ragazzi sono prontissimi nella risposta e fieri mostrano mascherine e salviettine igienizzanti a provare le loro affermazioni, poi chiedono allo strano figuro chi sia, egli si presenta “il mio nome è messer Viro, difendo la salute e la natura insieme ai miei paladini dell’ambiente”, ma non basta, confida loro che si trova lì perché da quelle parti si aggira il famigerato “Contagiorco”, nomen omen.

Al che si vede un ragazzino normale, che non indossa DPI, che aiuta un compagno a sistemarsi lo zaino, non immaginereste mai chi è!

Eppure viene subito smascherato dall’abilissimo messer Viro per il mostruoso orco che in realtà è, questo sono orco, anche se non adulto, anche se sembra bambino: “è più pericoloso dei suoi fratelli maggiori!

Se fossi un ragazzino che legge una cosa del genere forse tirerei un cazzotto a un compagno di scuola che non si mette la mascherina, salvo poi igienizzarmi le nocche delle dita — NdA.

Parte immediatamente la controffensiva igienizzante ai danni del nefasto Contagiorco, che viene messo in fuga da una masnada di feroci “bambini responsabili” grazie alle armi del bene — gel igienizzante, salviette…

Tutti infieriscono con entusiasmo e sadismo vendicativo sul Contagiorco, che batte in ritirata minacciando improbabili revancismi, improbabili perché basano il successo sull’esaurimento delle armi a lui ostili, proclami che però vengono bloccati sul nascere dal prode messer Viro che mostra l’arsenale ancora disponibile per la sua agguerrita fazione.

È fatta, il Contagiorco è sconfitto ma non è finita, i ragazzi chiedono a messer Viro dove fossero i suoi “paladini dell’ambiente”, ma è ormai chiarissimo chi siano…

L’arruolamento nell’esercito antivirale degli infanti lettori è avvenuto, dal nazionalsocialismo 2.0 è tutto.

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Illustrazioni Federica Macera