30/03/22
Nel 1995, a Rimini, la casa editrice Executive dà alle stampe e distribuisce il libro “Il Complotto“, scritto da Michele D’Arcangelo, un grande giornalista e scrittore, esperto di geopolitica.
Michele d’Arcangelo, ha ricevuto diversi premi come attestati della sua grande professionalità, tra questi ricordiamo il “Premio Nazionale delle Cultura”, assegnato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il “Premio Davide di Michelangelo” per la letteratura, il “Premio Internazionale, Mandir, per la Pace”, consegnatogli ad Assisi da papa Giovanni Paolo II.
In qualità di giornalista è arcinoto per le sue inchieste sui “misteri” della prima e della Seconda Repubblica.
Nel suo libro “il Complotto” ci racconta, fra le altre cose, del summit delle élite globaliste, compresi i loro referenti in Italia, in cui decidono la prosecuzione della famigerata “Operazione Omega”, che era il nome in codice del pluriennale progetto per assassinare Bettino Craxi, affidato all’esecuzione materiale di un terrorista che all’epoca era considerato infallibile e micidiale, una pedina che poi sarebbe stata sacrificata per garantire la sicurezza dei congiurati stessi.
Sorprendono soprattutto i verbali che registrano quanto venne detto la tarda sera dell’11 ottobre 1992, in una villa di Via della Camilluccia, a Roma. Questi comprendono anche notizie sulla strage di Piazza Fontana, confermando un deliberato depistaggio da parte di settori deviati dello Stato, ma anche sull’abbattimento del jet civile Douglas DC-9 della Compagnia Aerea Itavia sui cieli di Ustica, confermando l’ipotesi di un complicatissimo attentato a Gheddafi, e perfino sulla strage alla stazione di Bologna, in occasione della quale seguirono un copione basato sulla falsa riga di Piazza Fontana.
Michele D’Arcangelo ― nomen omen ― afferma di aver raccolto le informazioni contenute in questo volume in larga parte proprio dalle casseforti ministeriali italiane, la vera “scatola nera” della storia occulta del nostro martoriato paese.
Mi sono imbattuto in queste pagine perché sono state lette dalla nipote di Craxi, Ananda, nel suo programma “La Nipote Indiana” (Bettino la chiamava così) su Dtv (Telegram). Le ho chiesto di visionarle e, successivamente, di pubblicarne alcuni stralci che ritengo dirompenti.
Trovo il contenuto destabilizzante, l’immensità delle conseguenze di quello che viene riportato ci mette addirittura di fronte al dubbio che l’autore stesso abbia potuto mentire, cosa che in verità ritengo del tutto improbabile, visto che parliamo di un grandissimo giornalista, esperto di geopolitica, purtroppo defunto.
Il libro è pressoché introvabile, ho ritenuto utile trascriverne dei brani, eccoli.
Domenica 11 ottobre 1992, ore 22:00
In un salone di una villa superprotetta in Via Della Camilluccia, era da poco iniziato un summit che, ai non addetti, poteva sembrare un incontro fra uomini d’affari che avevano deciso di ritrovarsi per studiare, di comune accordo, nuove strategie produttive e commerciali. Le ragioni, invece, di quella riunione, indetta in tutta fretta a quell’ora di notte, erano ben altre. I convenuti, che rappresentavano il Gotha della cospirazione, dovevano decidere se annullare o confermare l’”Operazione Omega“. Ognuno di loro era giunto al convegno separatamente, a intervalli regolari di cinque minuti l’uno dall’altro.
Ad attenderli all’ingresso c’erano alcuni guardiani mascherati che avevano ricevuto l’ordine di attrezzarli di stivaletti e guanti di plastica leggera, come quelli usati dai chirurghi in sala operatoria. La precauzione era stata presa per evitare che lasciassero impronte sui tappeti e sugli oggetti che avrebbero toccato. Quando tutti furono presenti, I’Ospite che sedeva a capo del lungo tavolo di sequoia, fece notare che di fianco a ogni bicchiere vi era una bustina contenente una pallina di gommapiuma di circa due centimetri di diametro.
Ospite: — Signori, vi prego, quando prenderete Ia parola, di mettervi in bocca quella sferetta. Essa servirà ad alterare la vostra voce rendendola pressoché irriconoscibile, anche se sottoposta all’esame degli oscillatori vocali, in quanto ha il potere di confondere le consonanti dentali, impastare le labiali e unificare le gutturali, come sta succedendo a me. Abbiamo preso questa precauzione perché nell’avvicinarsi del giorno stabilito qualche notizia potrebbe trapelare, e mettere i nostri avversari in allarme, spingendoli, di conseguenza, a usare misure di controllo molto più severe e capillari. Spiegati i motivi di tanta cautela direi di passare subito all’ordine del giorno. — II tono s’era fatto solenne — Un fatto, apparentemente banale, ha rischiato di mandare all’aria il piano che da anni stiamo preparando con cura. Un fatto che nessuno poteva ragionevolmente prevedere, coscienti e certi che il nostro professionista, mai avrebbe commesso un errore così macroscopico data la sua sperimentata esperienza in diversioni e camuffamenti. Un’esperienza che gli ha permesso, nel passato, di attraversare indenne le verifiche e le ispezioni più scrupolose adottate dai Servizi di Sicurezza di mezzo mondo. Sabato mattina egli ha varcato un cancello di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino, munito di telecamera a circuito interno, senza essersi messo gli occhiali indispensabili nel suo caso per nascondere gli occhi…
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occhi che una volta visti nessun esperto in riconoscimenti potrebbe dimenticare. E così è successo. Uno zelante funzionario di servizio ai visori lo ha identificato, nonostante la plastica facciale. Quel ragazzo doveva essere dotato di una memoria visiva eccezionale e di una testardaggine altrettanto formidabile. La sua insistenza nel volere approfondire la scoperta avrebbe potuto rappresentare un serio pericolo. A toglierci da questa imbarazzante situazione è intervenuta la fortuna. Il giovane ficcanaso a stato investito da una macchina pirata prima che potesse recarsi all’appuntamento con un deputato del Partito Socialista, l’onorevole B***, e di spifferargli tutto quello che sapeva.
Giornalista: — Abbiamo saputo dell’incidente, ma sul mio quotidiano non è apparso neppure un rigo. Se qualcuno parlerà, l’accaduto sarà trattato come una notiziola di cronaca. Inoltre pare non abbia parenti, fatto eccezione di una svampitella con la quale convive.
Direttore: — Io non sottovaluterei quella ragazza. Proprio questa mattina ha cercato ripetutamente l’onorevole B*** per fissare un appuntamento. Non l’ha trovato. Pero la centralinista è riuscita a mettersi in contatto con lui. Sappiamo che si sono telefonati e incontrati. Non siamo riusciti ad arrivare in tempo per poterli seguire. Però sospettiamo che il deputato l’abbia nascosta nel suo appartamento che dista poche centinaia di metri dal Pantheon. Ora I’intera zona è sotto sorveglianza e domani installeremo microfoni direzionali ad altissima frequenza intercettiva.
I° Industriale: — Sapere quel che si dicono non basta se quel rompiscatote di B*** se la prende a cuore. Fra qualche giorno potremmo ritrovarci coinvolti in uno scandalo di dimensioni non valutabili.
Giornalista: — Non drammatizzi. Quale giornale darebbe spazio alle fantasie di una donna che blatera in stato di trauma emotivo?
Imprenditore: — Non tutta la stampa e schierata con noi. Berlusconi, ad esempio… Basterebbe che…
Magistrato: — Io non credo che Berlusconi voglia fare it paladino. A tempo debito brucieremo anche lui.
Banchiere: — E come? Anticipando he sue mire politiche?
Magistrato: — Si, se debitamente pubblicizzate e distorte. D’altra parte il suo nome appare su certi verbali che oserei definire scottanti, per usare un eufemismo.
Giornalista — Potremmo essere noi a tirare la cordata se ci fate avere tempestivamente i testi e i relativi documenti.
Magistrato: — Domani stesso saranno sulla sua scrivania. Ne faccia buon uso…
I° Militare: — Se la sorte ci ha tolto dai piedi un intruso, non potrebbe succedere che ci tolga anche un’intrusa? Gli effetti depressivi di una perdita amorosa non sono facilmente valutabili. Si volevano bene, si amavano. Qualche giornaletto rosa potrebbe ricamarci sopra una bella storia. Non ha resistito all’ idea di non ve…
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…derlo più. Era una giovane di temperamento emotivo, psicologicamente instabile, molti ragazzi oggigiorno lo sono. E allora? L’unica soluzione possibile, il suicidio.
1° Politico: – L’ipotesi regge. Basta non commettere errori. Io non mi formalizzo: ogni grande processo di cambiamento è scandito da eventi luttuosi. Il popolo vuole le sue vittime e i suoi eroi.
Mister X: – Questa soluzione l’abbiamo già presa in considerazione. Se tutti saremo d’accordo la renderemo esecutiva.
Ambasciatore: – Stiamo perdendo tempo in discussioni marginali. Fate quello che dovete fare e fatelo alla svelta… Sono anni che il mio Paese, con gravi rischi, capitalizza questa operazione. Se vincerete, tutti vi applaudiranno. Lo scollamento fra l’Italia che lavora e l’Italia del Palazzo non è più ricomponibile, la gente è stanca, disillusa, disgustata, sgomenta per le tangenti, le stragi, la crisi economica, il relativismo dei valori… Approfittatene. Noi, come abbiamo sempre fatto, vi daremo una mano. Però, sappiate che il mio Governo non sopporterebbe un ulteriore ripensamento, soprattutto per una causa così insignificante.
Essere scorticati vivi dai mass media non fa piacere a nessuno, tanto meno agli esponenti di una grande potenza. È un po’ un’abitudine italiana, non mi riferisco alle vostre persone, spremere i suoi alleati come limoni per poi gettarli nella spazzatura. Se ciò dovesse accadere saremmo costretti, per salvare la nostra credibilità internazionale, a prendere decisioni al quanto spiacevoli… Perdonatemi signori, ma non potremmo agire diversamente…
2° Militare: – Le assicuro che al punto in cui siamo non ci saranno ripensamenti e ognuno di noi farà la sua parte secondo gli impegni assunti verso la Patria e coloro che ci stanno seguendo…
Ambasciatore: – Mi fa piacere sentirmelo confermare. Speriamo che non si ripeta lo scaricabarile del disastro di Ustica. E perché non succeda, dovrete ripulire tempestivamente, subito dopo l’eliminazione dell’ostacolo primario, i vertici dei vostri servizi, SISDE e SISMI.
2° Politico: – E’ stata una deprecabile fuga di notizie a scatenare la tragedia.
Ambasciatore: – Una fuga di notizie controllata e finalizzata. La CIA sapeva che il Mirage di Gheddafi avrebbe sorvolato quel tratto di mare e, seguendo una rotta di sicurezza alternativa attraverso l’Italia meridionale, dirigersi verso l’Unione Sovietica. I nostri esperti valutarono l’occasione irripetibile e diedero il via alla “Cleaned-Tripoli Operation“. Un pilota libico, precedentemente addestrato, si sarebbe alzato in volo con il suo Mig e avrebbe abbattuto il jet del colonnello prima che entrasse nel vostro spazio aereo. Il piano era perfetto. Se non che il Pentagono ha dovuto, per correttezza, comunicarlo ai Capi di Stato europei, fra i quali il vostro Presidente del Consiglio che, ne ignoriamo i motivi, ha ritenuto di informare i Servizi. Ed è proprio ad essi, noi abbiamo le prove, che il dittatore…
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tripolino è stato avvertito dell’attentato. Conseguenze della delazione: Gheddafi ha dirottato verso Malta e il Mig interecettatore si è trovato sul radar un altro aereo, ma lui non poteva sapere che non era il suo bersaglio e ha lanciato il missile mortale. Forse non si è neppure accorto dello sbaglio.
Immaginate il suo stupore vedendosi negare il permesso di asilo e di atterraggio sul territorio italiano, come gli era stato assicurato. Oramai non aveva più carburante e non poteva scegliere un’altra base. Ha, quinldi proseguito finché si è schiantato contro un monte della Sila.
3° Politico: — La nostra versione non collima con la sua, ma oramai è acqua passata.
Ambasciatore: — Mi permetta di non essere d’accordo se interrogate, più come imputato che come teste, il comandante della portaerei Saratoga, Jemes Flatley.
Finanziere: — E’ vero solamente in parte. Noi siamo abili a sollevare polveroni dando la colpa a destra e a manca facendo in modo che alla fine nessuno ci capisca nulla. Si ricorda Piazza Fontana? Tutta la responsabilità era degli anarchici, poi abbiamo cambiato canale scaricandola sugli eversori neri, sui servizi deviati… Insomma, mancava poco che non coinvolgessimo anche il Papa. Risultato? Furono assolti sia gli uni che gli altri a non ci fu cittadino o giornalista che abbia pensato a noi…
Ambasciatore: — Siete stati bravi, lo ammetto. Bravi nel personalizzare il terrorismo, bravi nell’esservi liberati di Moro, facendone un martire, evitandogli un’incriminazione per lo scandalo dei petroli. Ma dove veramente avete, al massimo grado, dimostrato — c’era un’ombra d’ironia nella voce — il vostro bizantinismo è stata la bomba alla stazione di Bologna. Proteggendo Gheddafi, per cautelare i vostri interessi commerciali, vi siete liberati di pensatori di destra unici validi concorrenti sul mercato. Non parliamo poi dell’affare “P2” per il quale meritereste il premio interplanetario della mistificazione elevata alla massima potenza.
La risata fu generale, seppure attutita dalle palline orali.
2° Industriale: — Assicuri il suo Presidente che noi manterremo gl’impegni assunti durante il meeting di cinque anni fa. Ciò che dovrà essere fatto sarà fatto. Non per timore delle sue minacce, ma per nostra intima convinzione.
3° Militare: — I reparti destinati all’ “Operaziene Omega” sono allertati ventiquattro ore su ventiquattro e sono composti da personale esperto, deciso e motivato. In Emilia-Romagna sono già operativi diversi squadroni, formati da poliziotti scelti, che con le loro azioni di fuoco stanno seminando il panico e il disorientamento fra la popolazione e gli stessi inquirenti. Di simili ne stiamo costituendo in altre regioni d’Italia.
Ambasciatore: — Bene. Allora date l’OK al vostro uomo… poi cancellatelo dalla lista. Non ci servirà.
Direttore: E già operativo e ha ricevuto la merce necessaria.
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Lasciamolo lavorare. Su di lui mi gioco la mia reputazione.
1° Politico: — Dovremo tenere conto delle reazioni dei partiti e incanalarle nel giusto senso.
2° Politico: Quali reazioni? I democristiani sono spezzati in due tronconi. Segni ha disarticolato la D.C. e non vi sarà una protesta unitaria. De Mita deve farsi perdonare la vicenda dell’Irpinia, Martinazzoli la scomparsa dell’archivio Moro, opportunamente nascosto in un castello del Veneto, Andreotti osserva e tace.
Gil altri? La Malfa ha più castagne da sbucciare che braci per cuocerle. Occhetto e le sinistre, se ancora ve ne sono, vivono col fiato mozzo perché non hanno fondi. I liberali e i socialdemocratici si contano ogni mattina per paura che durante la notte qualcuno se ne sia andato o che sia morto. Restano i socialisti, ma non destano timori. Martelli ha saltato il fosso e sarà l’erede legittimo.
Ambasciatore: — II quadro è incoraggiante. I miliardi spesi pare comincino a dare i loro frutti.
2° Banchiere: — Gli ultimi tre milioni di dollari li ha anticipati ii mio Istituto attraverso un finanziamento triangolare.
1° Banchiere: — Abbiamo sistemato le cose in modo tale che potremo ricuperarli.
1° Politico: — Questo fa piacere sentirselo dire.
Mister X: — Noi abbiamo solo bisogno che la CIA si decida a sistemare Buscetta. Quello non fa nomi solo perché la verità li conosce.
Ambasciatore: Né l’FBI, né la DIA, vogliono sentirne parlare. Quelli sono dei democratici potenziali che sostengono Clinton, ne sono certo. A proposito di candidati, avete già preparato una lista di nomi per il nuovo Governo? E come vi comporterete con la Lega?
2° Politico: La Lega è un movimento che sfugge alla nostra analisi… Comunque con Bossi i conti li faremo dopo.
Ambasciatore: — Quali Ministeri vi siete riservati nella nuova compagine?
Ospite: — Gli Esteri, l’Interno, la Difesa, il Tesoro e le Finanze…
Ambasciatore: — Ottima scelta. Io aggiungerei anche il Lavoro, per controllare i sindacati…
Finanziere: — Ma quali sindacati? Secondo lei in Italia esistono ancora dei sindacati? Li abbiamo fatti contestare a sinistra, li abbiamo coinvolti nate nostre manovre finanziarie. I loro leaders sono sui nostri libri paga da anni. Come si sarebbero comprati, altrimenti, le tenute che hanno?
Giornalista: — La stampa che conta l’abbiamo in mano e così pure diverse emittenti televisive private. Magistrato: — Al repulisti ci stiamo pensando noi. L’abilità consiste nel colpire i veri colpevoli di corruzione e d’infilare nel mazzo gli altri. Chi oserebbe dubitare del nostro operato?
3° Militare: — Abbiamo deciso la sorte della ragazza e per l’onorevole B*** come ci comporteremo?
Mister X: — Io una soluzione l’avrei…
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1° Politico: — Quello è un soggetto pericoloso. Oggi ha cercato per ogni dove il Ministro Mancino. Deo gratias che non l’ha trovato..!
Direttore: — Grazie a noi non a Dio.
Magistrato: — Per quel signore ho un’ idea da sottoporre a questo consesso. L’unica valida e priva di rischi reali. Fra qualche giorno i miei colleghi bresciani potrebbero incriminarlo per concussione e ricettazione… Una richiesta di autorizzazione a procedere, per avere contravvenuto alla legge sul finanziamento dei partiti, lo metterebbe definitivamente fuori gioco e gli toglierebbe molta credibilità nei confronti dell’opinione pubblica.
I° Militare: — Quando si potrebbe fare?
Magistrato: — Entro la prossima settimana, anzi prima di giovedi…
Ospite: — Se siete d’accordo passerei ai voti. Chi è favorevole alla prosecuzione dell’”Operazione Omega” alzi la mano.
Nemmeno un braccio rimase appoggiato sul tavolo. Il dado era tratto. Per Natale gl’italiani avrebbero avuto due salvatori: quello delle anime e quello della Patria.
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L’alfa e l’omega nella mia personale opinione coincidono, l’”Operazione Omega“, che doveva chiudere un’epoca, sebbene abbia fallito come strumento ha avuto successo nella sostanza, hanno distrutto Bettino Craxi e la prima Repubblica diventando il principio, l’alfa, di un feroce e doloroso declino sociale, economico e culturale.
Ogni conclusione che se ne voglia trarre rimane assolutamente personale, ho solo ritenuto indispensabile contribuire alla conservazione di queste pagine, e anche renderle fruibili per quanto è in mio potere.
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Il terrorista così stimato dai congiurati di cui ci parla Michele D’Arcangelo era il venezuelano Ilich Ramirez Sanchez, detto Carlos “lo Sciacallo” (the Jackal).