domenica 06/09/20
Quando l’ho sentito, l’ho visto, e ho visto quello che gli è successo attorno, ho capito che eravamo vinti, senza alcuna possibilità di riscatto.
Era la festa de ilFattoQuotidiano, il nostro inqualificabile Presidente del Consiglio, l’autocrate dauno, come ebbe correttamente a definirlo il professor Alberto Bagnai, era in un panel con Padellaro e un altro, che in tutta verità non so chi sia e poco mi importa saperlo.
Si tratta del solito pippone sensazionalistico sulla peste dilagante ― che poi è una pandemia in tono minore che somiglia fin troppo a una influenza stagionale ― attualmente inesistente dal punto di vista clinico, ma veniamo all’autocrate dauno e alle sue lisergiche affermazioni.
Giuseppi dice: “dice: “Oggi c’è una manifestazione a Roma, di persone che pensano che la pandemia non esista, a loro rispondiamo con i numeri, duecentosettantaquattromila, oltre duecentosettantaquattromila contagiati, e centotrentacinquemila circa decessi…punto!…Punto!”.
La cazzata è davvero troppo grande e si sente immediata la voce sommessa e sofferente di Padellaro che cerca di correggerlo con un “trentacinque…” e continua terrorizzato “trentacinque, trentacinquemila…” biascicando nel terrore che Giuseppi, nella sua foga non colga…e infatti non coglie perché ricomincia fermo nelle sue alienate posizioni e dice “centotrentacinque, centotrentaquattromila, centotrentacinquemila decessi…punto!”.
È davvero orribile vederlo mettere quei punti con la gestualità prepotente che lo contraddistingue, accompagnata dalla nasalità vibrante della sua voce impiastricciata, è un commediante, recita una parte, non pensa, non sa, è sconvolgente.
Padellaro, servilmente si allinea e annuisce alla cifra errata, punto!…Punto!
La cosa è paradossale, come sempre in caso di allucinazioni, mi chiedo se ho assunto qualche sostanza che mi faccia mal percepire la realtà, poi mi domando se sono invece loro ad averle assunte, poi non so cosa pensare, sono ancora qui a digerire l’accaduto.
[Allego il tweet di @RadioSavana in cui trovate il dialogo che ho trascritto sopra.]
Abbiamo un governo abusivo, che ci (mal)governa in maniera autoritaria, anticostituzionale, dittatoriale e, paradossalmente, paternalistica.
Questo vergognosissimo avvocatucolo dalla voce nasale che vuole far credere che ci protegge da noi stessi e dalla democrazia non è capace neanche di dare i numeri, ma neanche numeri qualsiasi, sono i numeri dei decessi, pompati, attribuibili a questa pandemia di poco conto, sulla quale ho già detto tanto ma oggi rilevo che un errore come questo, reiterato e tanto palese, che fa passare da circa trentaciquemila a cento-trentacinquemila i decessi che le si vogliono attribuire, è ben oltre l’eccessivo e il tollerabile.
Sulla base di quali numeri questo essere insignificante e non eletto da alcuno ha emesso i suoi famigerati e incostituzionalissimi DPCM e ci ha chiuso in casa senza processo penale?
Che razza di ameba priva di cervello ― sebbene in grisaglia e col capello perfetto ― può mai permettersi di arrivare a questo in un paese civile?
Siamo ancora in un paese civile o quello è spirato con Tangentopoli nel 1992?
Che razza di anellidi possono strisciare più viscidamente dei Padellaro che si uniformano a tutte le enormi, sesquipedali, fesserie che il governo ci propina, che annuiscono servili anche di fronte a cazzate tanto abominevoli ― padellari che pure provano a correggerli per proteggerli da loro stessi?
La questione è molto semplice, questi personaggi vanno processati quanto prima, vanno condannati quanto prima, vanno puniti quanto prima ma dal codice penale militare di guerra, non dalla giustizia ordinaria.
Vanno messi alla berlina della storia, vanno offesi e denigrati, schifati, una sorta di damnatio memoriae, sono solo escrementi.
Le persone serie e democratiche devono, per dovere civico, togliere ogni fiducia a questi luridissimi e inconsistenti dittatorelli, bisogna toglierli di mezzo, magari evitando che arrivi quel drago di Draghi.
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