Riflessioni Senza Categoria

Changes

29/09/22

Ciclicamente le nostre vite, spesso solo in apparenza statiche, subiscono virate improvvise, succede esattamente come quando “cade un quadro“, avete presente il film “La leggenda del pianista sull’oceano“? ― Giuseppe Tornatore, 1998, dal monologo teatrale Novecento di Alessandro Baricco.

Difficile prevedere il momento di un fenomeno che fonda le sue origini molto lontano nel tempo, l’evento che lo realizza è il limite che lo fa emergere con immediatezza, è imprevedibile, eppure…

Penso di essere arrivato a quel punto in cui il chiodo non regge più, di colpo. Devo ripensare a tutti i miei impegni ― a quelli per così dire “di piacere” ― in funzione di una maggiore efficienza, ne ho troppi, sono fin troppo preso a strutturare i miei improbabili pensieri su troppe piattaforme, specialmente in forma scritta. Li passo ad un pubblico assai mirato tramite diversi canali, ma ho parlato parecchio pure in trasmissioni audio, perfino video, tanto in diretta quanto registrate, di frequente, ma non sempre, con una parte interattiva con gli ascoltatori.

In questo periodo dell’anno in cui, grazie alle temperature, si può passare dal Black al White Russian ― in omaggio a the dude, in copertina ― mi viene da pensare alla frase che dice Walter Sobchak (John Goodman) ne “Il grande Lebowski“, e che riguarda, letta correttamente, ogni aspetto della vita:

Questo non è il Vietnam, è il bowling: ci sono delle regole

E “le regole” sono quelle della opprimente mancanza di tempo per fare tutto quello che ho fatto finora, devo scegliere, e la scelta da fare è veramente difficile per me.

A causa di questa penuria di tempo comincia a starmi stretto interagire attraverso contenitori che non siano miei. Di mio conserverò senza dubbio il sito che archivia i miei articoli ― quasi tutti almeno ― gli scritti che pubblico su altre piattaforme solo eccezionalmente non sono replicati qui, e il canale Telegram.

Ho già tagliato da tempo pagine, canali e gruppi, ma non basta, devo tagliare ancora.

Sento l’esigenza di selezionare, far coincidere e controllare maggiormente i contenitori che utilizzo, prevalentemente ma non esclusivamente attraverso il mezzo della scrittura. Il mio impegno pluriennale di esternazione sta cominciando a prendere una piega abbastanza particolare, troppo invasiva della mia vita, e va organizzato necessariamente per priorità.

Interromperò sicuramente le trasmissioni che sto facendo da diverso tempo, sono almeno sette mesi di puntate, cadenzate settimanalmente, più svariate collettive e ospitate, tornando in onda random quando potrò e riterrò utile.

Responsabilità che non posso mantenere oltre per vari motivi, principalmente perché assorbito dalla mia vita, ma anche, e non secondariamente, perché voglio fare altro.

Fra le varie cose mi sono state proposte c’è un progetto “poco serio” nelle forme, tutto il contrario nella sostanza, che guarda alla politica, visto che oggi chi gioca a questo gioco, e parlo di tutti quelli che pretendono di farlo, sono quelli che a Napoli chiameremmo “piatti vacanti”, piatti vuoti, inutili, insoddisfacenti se non peggio.

Ho accettato la proposta, si realizzi o meno, perché apprezzo la caratura, la limpidezza di pensiero e di azione di chi ci vuole lavorare. Hanno posizioni che mi sono estremamente vicine, idee che mi vedono anche divergere di tanto in tanto, ma sempre con un fine costruttivo che giunge a sintesi virtuose.

Insomma, ritornerò a “pensarmi addosso” sul mio blog, ma mi integrerò progressivamente in questo magma ribollente, in questa nuova avventura, in un ambiente non mio esclusivo ma che presenta enormi affinità con quello che sono oggi, con quello che sto diventando.

Questo quindi è una specie di commiato, mi dispiace perdere parte di un interessante, stimolante, pubblico condiviso. Mi mancheranno gli ascoltatori del lunedì sera de L’OCCIDENTALE ― sul canale Telegram DTv de il dissidente ― che non vedranno più una mia presenza costante ma solo casuale sul canale. Mi mancheranno il contatto costante con gli altri conduttori, le frequenti interazioni con loro. Mi mancherà il rapporto costante con altre piattaforme, in particolare PlaymasterMovie, a cui sono legato in modo speciale, avendo firmato il primo articolo e anche quello, al momento, più letto. Le mie poche energie, ormai ancora più limitate, saranno dirette su scelte obbligate da stringenti priorità.

È un momento di grandi cambiamenti, cambiamenti per voi tutto sommato insignificanti ma che soggettivamente hanno un peso, sto lasciando un pezzo di me per costruirne altri, una specie di ciclo di “distruzione e ricostruzione“, il “Solve et Coagula” tanto caro ai miei nemici resta una possibile spiegazione della dinamica stessa della vita.

Cambiare costruendo, ecco forse la soluzione meno cruenta e pure virtuosa, aggiungere crescendo anziché annichilire tutto per ricostruire, porterò allora con me quello che sono stato per provare a migliorarmi, partirò da queste fondamenta e senza mai abbandonarle.

Questa è solo… La tua opinione e basta…

Drugo

In copertina frame dal film “Il grande Lebowski

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Per aiutare questo blog:

Illustrazioni Federica Macera