Riflessioni Senza Categoria

Diagnosi precoce SARS-CoV-2

frame dal film “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Miloš Forman

martedì 29/09/20

Premessa

Il SARS-CoV-2 è una malattia che ha una sintomatologia variegata ma individuabile, questo ci permette, seguendo i corretti criteri analitici, di riuscire a rilevare l’emersione delle evidenze di contagio in maniera rapida ed efficace.

Sintomatologia

Uno dei primi sintomi è la dilatazione delle pupille provocata da uno stato di eccitazione ed attenzione verso un pericolo tanto letale quanto inesistente, spesso accompagnata da piccoli scatti continui del capo, scatti che intendono scansionare lo spazio circostante al fine di classificare gli individui che violino il limite del distanziamento, cosa impossibile dato che non è mai stato quantificato in modo certo, motivo per il quale, l’infetto da SARS-CoV-2, assume un atteggiamento classificabile clinicamente come parossismo paranoide (παροξυσμός).

Esiste anche un sintomo comportamentale assai facilmente decifrabile, così come riportato dal New England Journal of Medicine, sul quale si afferma, peraltro correttamente, che le mascherine (contro qualsiasi virus) hanno un valore “simbolico” e, solo molto marginalmente, sanitario. Tale sintomo non è relazionato a manifestazioni corporali ma comportamentali, è appunto simbolico, assume la forma di un “comportamento rituale”. Tale sintomo si manifesta nell’uso compulsivo della mascherina. L’infetto da SARS-CoV-2, incurante dei rischi che comporta fra i quali citiamo l’ipercapnia, l’affaticamento cardiaco (che possono dar luogo ad infarto) e le infezioni orofaringee, continua ad utilizzare sempre la mascherina, abusa di questo presidio sanitario, spesso inadeguato già appena prodotto, antigienico già dopo il primo uso, per difendersi da inesistenti virus letali.

Questi due sintomi, da soli o associati, attentamente osservati dal personale sanitario, possono essere sufficienti a far propendere per una diagnosi precoce di psicosi da SARS-CoV-2, configurando tale malattia come un disturbo psicotico acuto da trattare con la massima celerità, onde evitare il verificarsi di comportamenti ancora più gravi e lesivi.

L’aggravamento di tali disturbi, non adeguatamente e precocemente trattati, sono di notevole entità, elenchiamo alcuni di questi segnali di peggioramento della condizione patologica.

1 Discredito degli individui sani.

L’infetto da SARS-CoV-2, con l’aggravarsi dei sintomi, ritiene chiunque non sia in sintonia con il suo modello psicotico della realtà un pericolo per sé stesso e per gli altri, questo discredita ogni individuo non allineato alla sua distorta visione, tanto da fargli perdere ai suoi occhi lo status di essere umano, sicché anche usare violenza per ridurlo alla (sua) “ragione” non rappresenta più una azione dai forti connotati negativi, si verifica, nella condizione patologica dell’infetto, non solo un alleggerimento della condanna di tali atti ma addirittura essi assumono valore di merito perché volti alla protezione di tutti e, paradossalmente, dell’aggredito stesso.

Da segnalare, ad avvalorare l’analisi precedente, che quando tale psicosi si diffonde in un numero significativo di individui, essa assume progressivamente, per gli infetti, certezza di veridicità, motivo per il quale il contagio andrebbe fermato immediatamente.

2 Discredito di ogni evidenza fattuale.

Gli infetti da SARS-CoV-2 non sono disposti a verifiche fattuali delle proprie certezze sulla psicosi da virus letale che li affligge, selettivamente aboliscono ogni aspetto contraddicente la propria realtà parallela, i dati statistici e scientifici, come la semplice osservazione della realtà, non possiedono per loro valore di evidenza, la loro mente ammorbata dal male discredita ogni elemento dissonante rifiutandone anche una sommaria valutazione.

Un elemento di peso nell’aggravamento della patologia è dato dall’industria dell’intrattenimento, la quale, soprattutto negli spettacoli denominati “notiziari”, fornisce agli infetti copioso nutrimento per la patologia qui analizzata.

3 Masochismo e superego

L’infetto da SARS-CoV-2, sulla base di tutti gli altri punti enunciati in precedenza, si ritiene lui solo “civile” e “disposto al sacrificio” per la “giusta” causa, questo di conseguenza gli permette di giudicare in maniera diametralmente opposta chi non condivide i suoi stessi sedicenti valori di “civiltà” e “disposizione al sacrificio”.
Egli adora morbosamente la sua capacità di privarsi di ogni aspetto che rende la vita degna di essere vissuta, ma questo non gli è sufficiente, sebbene riceva un voluttuoso piacere nel privarsene, pretende che chiunque altro si allinei ai suoi comportamenti masochisti, anche in maniera violenta e prevaricante.
Questa violenza fonda le sue false giustificazioni sul punto 1 (Discredito degli individui sani) e sul punto 2 (Discredito di ogni evidenza fattuale).

Diagnosi precoce SARS-CoV-2, image #2

Conclusioni

L’epidemia da SARS-CoV-2 è attualmente dilagata, si è presentata in una moltitudine di individui e questi individui stanno rafforzando la psicosi degli altri in un crescendo esponenziale, come anticipato al punto 1.

Sono documentati casi clinici anche di personalità politiche, istituzionali e amministrative, affette da forme assai gravi di questa patologia psicotica, essi tanto più ricoprono ruoli di potere tanto più abusano dei loro poteri in virtù dei sintomi di secondo stadio visti ai punti 1, 2 e 3 vessando ferocemente gli individui sani e non allineati alla psicosi di cui stiamo trattando.

In definitiva, le procedure che consigliamo a coloro i quali sono rimasti immuni sono…sono…fate ‘na cosa va’, recitategli questo antico detto napoletano:

“Hai voglia ‘e mettere rum, ‘nu strunz’ nun po’ mai addivinta’ babbà”.

Pensa differente.

Sulla pagina CONTATTI, la mia mail, i social, il canale Telegram
le informazioni per seguire la mia trasmissione L’OCCIDENTALE.

Per aiutare questo blog:

Illustrazioni Federica Macera