In un articolo a quattro mani due diverse visioni, la mia a seguire quella della giornalista Giovanna Passariello.
Al tempo del COVID-19 discutere e lottare contro le fake news è fondamentale. Dibattito e confronto tra due posizioni diverse ma unite dal valore dell’onestà intellettuale e dal bisogno di difendere il diritto all’informazione libera
Pubblicato sulla rivista di MEDIAVOX MAGAZINE Sabato 14 Novembre 2020
La posizione della giornalista Giovanna Passariello
L’informazione, la conoscenza, la verità, le notizie, la comunicazione sono utili, certo, ma come insegnava il maestro Umberto Eco “sono utili solo se si tiene d’occhio l’evoluzione dei media con tutti i rischi che questo comporta.” Oggi vogliamo sapere tutto e subito, non importa chi lo ha scritto e chi sono e fonti… non importa approfondire, oggi con un CLICK ho una risposta e da quella risposta mi creo l’idea; come se essere troppo informati equivalga ad essere ben informati.
L’informazione sta cambiando, la notizia sta cambiando e con lei forse stiamo cambiando anche noi giornalisti.
La fretta di scrivere, notizie che arrivano di corsa, confuse poche chiare e da molti giorni, contraddittorie. Sul Web in pochi minuti arrivano notizie da tutto il mondo su un medesimo argomento con angolazioni e punti di vista opposti e spesso sfalsati.
Caos informatico che non fa bene. Occorre prestare molta attenzione in questi giorni quando viene trattato l’argomento “Covid 19 ” e la nostra Sanità; Noi garanti della notizia e dell’informazione, siamo il link tra la gente e tutta la macchina organizzativa che sta affrontando questa guerra ed è di vitale importanza non alimentare Panico.
Far girare titoli sensazionali, o immagini raccapriccianti senza la ricostruzione esatta ed attendibile della notizia e non del Fenomeno, significa creare una DISINFORMAZIONE e PANICO.
Questo e quanto spetta a noi che riportiamo ciò che accade, ma adesso passiamo a coloro che preparano i comunicati stampa e quindi lanciano le “notizie” .
Premetto che non sono una negazionista, io credo nella Pandemia in corso, nell’uso delle mascherine il distanziamento, seguo costantemente i comunicati del Dott. Guido Silvestri ed ho il massimo rispetto per le azioni prese a contrastare l’espansione del virus.
Tuttavia, l’altro giorno, parlando con il mio amico scrittore Mario Biglietto, di parere e punto di vista opposto al mio, incredibilmente ho trovato un punto di coincidenza: in Campania da qualche settimana, ci troviamo difronte ad un’informazione strana, caotica ed a tratti contradditoria. Un esempio eclatante è stato il cambio di colore di zona che tutti aspettavano, dopo aver letto dei titoli sensazionali dalla mattina sul Web “Arriva la zona Rossa” ” Lockdown totale” . In pochi minuti sul web si scatena il panico, già in poche ore file ai supermercati per la consueta scorta quarantena, post al tritolo contro Il Governo contro la Regione, rabbia e sfoghi per almeno due giorni per poi leggere la notizia che la Campania resta zona gialla perchè l’emergenza è ancora sotto controllo. Ieri pomeriggio, quando gli animi cominciavano a rasserenarsi dalla notizia del vaccino americano che da ottimi segnali, comincia a girare un video dal Pronto soccorso del Cardarelli di un povero uomo, che in attesa di essere visitato, era morto in bagno. Si riaccende il panico.
Ritorna il vortice della disinformazione in un click. La notizia viene arricchita da altre informazioni, attendibili ? non attendibili? non importa, la gente deve dare sfogo alla sua rabbia e la sua paura. Non va cosi.
Questa non è informazione, o almeno non è buona informazione. Allora in questo Caos mediatico, personalmente, aspetterò momenti più sereni per poter scrivere un pezzo sulla Pandemia, ora non ho Notizie e fonti attendibili e vagliate che mi consentono a cuor leggero di informare il nostro pubblico del Comitato Ad Astra, formato soprattutto da giovani, in maniera chiara. Su questo punto vorrei passare la parola , o meglio la penna, allo scrittore Mario Biglietto.
La posizione dello Scrittore Mario Biglietto
L’informazione è un tema immenso, lo affronterò in maniera apparentemente caotica.
Come hai anticipato, Giovanna, il mio punto di vista è molto differente dal tuo e arriva da riflessioni profonde in cui la sedicente “pandemia” rappresenta esclusivamente l’ultimo sintomo di un percorso che parte da molto lontano.
Da tanti anni ho una visione assai critica su quanto afferma il potere, di cui il MSM (Main Stream Media) è solo il megafono, troppe cose non quadrano, comiciai con l’eurozona, quell’Area Valutaria Ottimale o AVO (in inglese OCA, Optimum Currecy Area) che percorre ineluttabilmente il nefasto “Ciclo di Frekel”, la distruzione socioeconomica inevitabile, che ci hanno spacciato per salvifico presidio di benessere.
Voglio anche spogliare le mie riflessioni da colori politici perché realmente non ne ho e, provocatoriamente, mi va di sottolineare che visioni politiche a difesa degli Stati Nazione come le mie, unici baluardi difensivi contro il capitalismo opprimente e distopico che viviamo ― la vicenda Whirpool di Napoli è solo l’ultimo doloroso esempio ― le hanno espresse compiutamente due personaggi apparentemente antitetici come il Subcomandante Marcos e Jean Marie Le Pen.
Chiusa questa premessa politica tornerei all’euro, che significa “austerity”, da Prodi a Monti ― ne parlava anche Berlinguer a dire il vero ― il drenaggio della finanza sull’economia reale, sulla vita e sul sangue delle persone per cui, dal 2008 al 2018, l’Annuario del Ministero della Salute 2018 ci informa che sono stati chiusi quasi 200 ospedali, eliminati 40 mila posti letto, il personale ospedaliero ridotto di 35 mila unità, inoltre, da dati della Fondazione Gimbe il SSN (Servizio Sanitario Nazionale), ha visto un taglio lineare della spesa di 37 miliardi, e peggiora la stima del taglio di posti letto rispetto all’Annuario, che attesta sulla cifra di 70 mila in meno, quasi il doppio.
Negli anni scorsi il SSN è sempre andato in crisi nella gestione di flussi “anomali” per i picchi influenzali, grazie ai tagli illustrati e in presenza di questa sedicente “pandemia” ― pompata dal terrore instillato da ossessivi “bollettini di guerra” del MSM e del Governo ― era scontato che arrivassimo a situazioni disumane come quella del Cardarelli che ci ha dato spunto per questa riflessione.
Adesso, sinteticamente, elencherò alcuni elementi in maniera a dir poco brutale, lo ritengo necessario a smantellare le enormi fesserie che ci hanno detto, sempre in funzione della mia tesi finale:
• I tamponi sono inaffidabili, i cicli PCR che effettuiamo, 40 e oltre, sono eccessivi ― oltre i 30/35 l’inventore del test dice che si ottiene solo trash (‘mmunnezza) ― inoltre dei 3 geni necessari per la “positività” oggi si è stabilito ne basti uno, è più affidabile l’oroscopo.
• Le TI (526330 nel 1980, 165384 nel 2013, ultimo dato OMS/WHO disponibile) non servono, la polmonite non è “interstiziale” si è invece rivelata invece “trombotica”, quindi la ventilazione con O2 uccide i pazienti, andrebbe inoltre chiarito il motivo del divieto ministeriale di effettuare autopsie nella fase iniziale di picco, cosa clinicamente assurda.
• Le cure “alternative” sono state osteggiate, l’idrossiclorochina (OMS/WHO e the Lancet sono state poi costrette a rivedere le loro posizioni dal mondo scientifico vero), antinfiammatori, antitrombotici, siero dei guariti, poi rientrate perché gli scienziati non cooptati si sono ribellati.
• In medicina in assenza di sintomi la malattia non esiste e non può essere trasmessa, la carica virale è talmente bassa che è impossibile, gli “asintomatici” sono una invenzione terroristica, abbiamo miliardi di visus dormienti nel nostro corpo, siamo “asintomatici” verso miliardi di virus.
• Il SARS_Cov_2 è un virus RNA, ha quindi una mutabilità frenetica che renderebbe del tutto inutile un vaccino, in compenso rimarrebbero tutti i dannosi effetti collaterali.
• Il SARS_Cov_2 è un virus della famiglia dei “coronavirus”, come quelli del raffreddore, che prendiamo ciclicamente, perché i “coronavirus” non danno immunità perenne, possiamo ri-raffreddarci, possiamo quindi ri-contagiarci di SARS_Cov_2, ancora una volta il vaccino è inutile.
• Ogni vaccino, quando tutto fila liscio, ha bisogno di almeno due anni di sperimentazione (in vitro, su animali, infine su umani). Non è andato tutto liscio, ci sono stati problemi serissimi con quello di Astra Zeneca e quello di Bill Gates (sperimentato in Africa) ecc. il SARS_Cov_2, si conosce da molto meno di due anni, anche senza valutare i due punti precedenti.
• Sia l’OMS/WHO che il New England Journal of Medicine hanno affermato che le mascherine non hanno effettiva utilità nel contrastare lo “spread” del SARS_Cov_2, se non marginalmente arrestando i “droplets” in uscita (sputazzella), l’OMS/WHO afferma che non esistono studi che possono dimostrarne l’utilità, il NEJM parla di funzione “simbolica”.
• L’OMS/WHO ha riconsiderato il numero dei contagiati portandolo al 10% della popolazione mondiale (circa 700 milioni), facendo quindi scendere la percentuale di letalità della “pandemia” al livello dell’influenza stagionale che, nello stesso periodo, è bizzarramente diminuita del 98%.
• L’OMS/WHO e il famigerato CTS (Comitato Tecnico Scientifico) governativo affermano che i “lockdown” non hanno una reale utilità nella gestione della “pandemia”.
La mia fiducia negli organismi sovranazionali è addirittura inferiore a quella che posso avere nel nostro pessimo governo ― il peggiore della nostra storia a mio parere ― tanto che, a suffragare quanto dico, rilevo il fatto che, dovunque vadano i caschi bianchi dell’ONU, il traffico di droga e di esseri umani, vede sempre un’impennata rispetto al periodo immediatamente precedente il loro arrivo, che al contrario dovrebbe normalizzare la zona.
L’OMS/WHO è una agenzia ONU, vede diversi finanziatori, il primo erano gli USA, poi Donald J. Trump gli ha tolto i soldi ― cosa che mi ha regalato una gioia incontenibile ― il secondo era Bill Gates, attualmente il primo.
Ecco, visto che è di stretta attualità, giusto per tornare a bomba sui media e citando Malcom X, non certo un esempio assoluto ma uno che pensava davvero: “Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono”. Questo è il caso del 45° POTUS (President Of The United States).
Dicono sia un guerrafondaio, ma non ha fatto una sola guerra, ne ha disinnescate diverse lasciategli in eredità da Barak Obama ― insieme ad Hillary Rodham Clinton e Joe Biden ― che ne ha fatte ben 7, che ha finanziato, armato e addestrato l’ISIS, che ha regalato l’Ucraina ai nazisti (nella compagnia petrolifera ucraina ha un incarico di prestigio Hunter Biden, figlio di Joe), è accusato di razzismo ma le comunità nere e ispaniche lo amano, anziché triplicare i ricavi delle assicurazioni (prima lobby a finanziare Obama) e spostare la maggior massa di soldi dai ceti bassi alla finanza come ha fatto il suo predecessore, ha ridato lavoro alla working class e ai meno abbienti, e dicono pure che ha costruito il muro al confine col Messico (datato 1990, ampliato da ogni suo predecessore), aveva ragione MalcomX?
Questo al netto di ogni ragionamento sulle controversie riguardo la regolarità delle elezioni appena tenute.
La mia tesi, bizzarra se volete, è che le autorità, sia governative che sovranazionali, come il mondo dell’informazione, sono tutte omologate e pretestuose, dire le cose come stanno non lascerebbe loro modo di fare quello che vogliono, eppure abbiamo la strana presunzione di pensare che noi, il popolino, la plebaglia ― come ci definiscono persone “de sinistra” come Jaques Attali ― abbiamo accesso alla verità, e magari ci riusciamo pure, come io ritengo almeno parzialmente di riuscire, ma solo al costo di una grandissima fatica, una fatica quotidiana di ricerca fuori dai canali principali che rappresentano solo propaganda, anche a prezzo di una fatica intima e pesante fatta di accettazione e smarrimento, una fatica di contrasto con le innumerevoli sentinelle dello Status Quo, schiavi della caverna platonica, agenti Smith della matrix che ci circonda.
Liberate la mente, accettate la destabilizzazione della verità, l’unico ostacolo alla comprensione siete voi stessi, rifiutate la narrazione fasulla che vi offrono come sedativo, non abbiamo molto tempo ancora.
Cosa abbiamo io e Giovanna che ci fa essere vicini, pur nelle nostre differenze?
Il fatto che siamo entrambi intellettualmente onesti. Abbiamo approcci diametralmente differenti ma poi ci incontriamo, in quanto siamo esseri dubbiosi e aperti alla ricerca della verità, che certo è una sola ma, per capirla davvero, devi confrontarti sempre con chiunque la pensi diversamente, se è intellettualmente onesto.
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