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Glòbaluòrmingh!

19/08/22

Eh, lo so, cominciare in maniera tanto irrispettosa delle treccine bionde di quel grugno gretino e incazzato suona male, almeno per tutti i tifosi delle “emergenze climatiche” dovute al sedicente “riscaldamento globale“, che di “antropico” ha davvero pochissimo se non niente ― ricordate che l’inquinamento è cosa diversa e non va confuso con queste minchiate!

Eppure non posso esimermi dall’esserlo perché mi girano parecchio e pure a ragione. Mi girano in particolare quando vedo che come sempre il partito bestemmia o partito ossimoro, quello di Bibbiano, quello che si fregia abusivamente dell’aggettivo “democratico“, spara cazzate talmente grandi da far sembrare il Colosseo un gioco da tavolo.

Devo premettere che affrontai già la questione climatica, lo feci anche, in maniera più larga, in una trasmissione, ma mancava un tassello, che ritengo definitivo, per calare il sipario su questo mare melmoso di fesserie propagate con la prosopopea di chi non sarà mai contraddetto per servilismo ― e mi riferisco al vergognosissimo giornalismo, tutto quanto.

Cosa direste se vi dessi prova che, almeno dal 1976, ci sono evidenze incontrovertibili che si sta lavorando alle modifiche climatiche?

Proviamo allora a ragionarci in maniera essenziale ― come Occam ci ha insegnato ― cosa implicherebbe la dimostrazione di quanto ho appena detto? Quali sarebbero le possibili ipotesi?

Una prima possibilità è che questi fenomeni meteorologici siano direttamente collegati all’utilizzo di queste tecnologie, magari per dei conflitti occulti o perché i governi che le controllano commettono dei crimini. In ogni caso, siamo nel campo delle pure ipotesi, la causa umana è una possibilità reale, sempre che riuscissimo a dimostrare che queste tecnologie esistano.

Una seconda possibilità, che è speculare alla prima, è che si verifichi una omissione di regolazione del clima, visto che ne avremmo la possibilità. I fenomeni meteorologici estremi aumentano ― qualsiasi sia la causa che al fine del ragionamento corrente non rileva ― ma, nonostante questo, i governi che possiedono tali tecnologie, non agiscono per eliminarli, regolarli o solo attenuarli.

Tertium non datur

Allora veniamo a dimostrare che i governi, parecchi governi, possiedono con ogni probabilità queste tecnologie.

Il 10 dicembre 1976 a New York si concludono i lavori per la “Convenzione sul divieto dell’uso di tecniche di modifica dell’ambiente a fini militari e ad ogni altro scopo ostile“, in cui si dice al primo capoverso:

Gli Stati parti della presente Convenzione, guidati dall’interesse del rafforzamento della pace e desiderosi di contribuire ad arrestare la corsa agli armamenti, a realizzare un disarmo generale e completo sotto un controllo internazionale rigoroso ed efficace, nonché a preservare l’umanità dal pericolo di veder utilizzati nuovi metodi di guerra“.

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Direi che possiamo quindi affermare senza tema di smentita che, a meno che la comunità internazionale tutta non sia dedita ad un perverso gioco di ruolo e affetta da mitomania, le tecnologie di modifica del clima esistono da molto prima del 1976, data di conclusione dei lavori della Convenzione, sebbene non ci sia evidenza che ci permetta di individuare una data certa e, in mancanza della quale, accettiamo pure il 1976.

Riassumendo, 46 anni fa la comunità internazionale ha sentito la pressante esigenza di regolamentare l’utilizzo di tecnologie che modificano l’ambiente, tanto da stilare la convenzione succitata, e tanto da ricevere ratifica dalla Repubblica Italiana come certificato dalla Legge n. 962 del 29 novembre 1980.

Da Gazzetta Ufficiale: Ratifica ed esecuzione della convenzione sul divieto dell’uso di tecniche di modifica dell’ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile, con allegato, adottata a New York il 10 dicembre 1976 e aperta alla firma a Ginevra il 18 maggio 1977. (GU Serie Generale n.17 del 19-01-1981 – Suppl. Ordinario).

Confido quindi che la smettiate di sminuzzare le gonadi ogni tre e quattro con tutte le minchiate gretine con cui ci avete ammorbato.

Pubblicato su PlayMasterNews

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Illustrazioni Federica Macera

(1) Commento

  1. […] che porta alla contrapposizione di due falsi schieramenti i, manco a dirlo, negazionisti del globàluòrmingh e i sostenitori del “martelliamoci i cabazisi” perché è colpa dell’uomo se fa […]

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