13/11/22
Il ministro degli esteri della Francia minaccia conseguenze sulla questione dei migranti: “L’Italia non rispetta né il diritto internazionale, né il diritto marittimo. Da Giorgia Meloni metodi inaccettabili […] se l’Italia insiste, ci saranno conseguenze!“
Al che sarebbe giusto prendere una posizione più tignosa nei loro confronti, ma abbiamo una classe politica di servi dello straniero, in particolare gallico, e difficilmente ci sarà un concreto cambio di passo, se non esteticamente come sembra.
In calce allego l’incredibile elenco di italiani insigniti della Légion d’Honneur per aver ottenuto per la Francia “meriti straordinari”, a cui va aggiunto l’incredibile Sandro Gozi ― ex sottosegretario italiano a cui la Francia offrì un incarico in sede europea identico a quello che ricopriva nel governo Renzi.
Ricordiamo anche il fattaccio brutto di quando il governo del principe comunista (una volta addirittura maoista) Gentiloni tentò di regalare ai gaulois un’area di mare fra Liguria e Corsica ricca di gamberi. Quando la cosa si seppe si tentò di insabbiarla ma, non riuscendoci, la “generosa donazione” andò a monte.
Ricordiamo anche quando la Francia annesse unilateralmente una piccola porzione delle Alpi, da sempre contesa, la cima del Monte Bianco, ormai Mont Blanc (14/11/20), compresa la parte dove sorge il rifugio Torino (qui l’articolo pubblicato da Il Giornale 18/10/20). Inoltre, sempre da Mont Blanc: “Ricordo anche quando dei gendarmi francesi, in divisa, armati e senza autorizzazione italiana, sconfinarono in Italia per scaricarci degli immigrati che non desideravano restassero sul suolo gallico. Erano sempre piddini, gente desinistra, quelli che lo consentirono senza neanche far finta di reagire al maltrattamento dei gendarmi ― per giunta di un paese straniero in casa nostra ― che pure in Francia si usano per le barzellette (insieme ai belgi)“.
Voglio pure ricordare l’annosa questione libica e le varie guerre commerciali che ci hanno visti contrapposti.
A questo punto va sottolineato che, con questi signori così cortesi al di là delle Alpi, abbiamo stilato un trattato.
Ma adesso veniamo alla questione “migranti” di cui dobbiamo ricordare prima dei banali aspetti dinamici.
Oggi stiamo parlando della Ocean Viking, appartenente alla ONG Sos Méditerranée, network europeo composto da associazioni in Italia, Germania, Francia e Svizzera. Questa nave batte bandiera norvegese, e accetta quindi i migranti nell’estensione territoriale della Norvegia.
Questo problema aggrava la già scottante questione della redistribuzione dei migranti al fine di alleggerire l’impegno e la pressione dei paesi frontalieri. La solita sbandierata quanto inesistente “solidarietà europea” è a senso unico, tante parole e proclami ma nessuna reale cooperazione, la patata bollente resta fra le mani di chi è più sfortunato, resta a noi.
Fermo restando che i bilanci di queste ONG sono difficili da giustificare solo con un aggregato di piccole donazioni private, e che il costo operativo giornaliero di una nave del genere si aggira su cifre di decine di migliaia di euro senza calcolare investimento, ammortamento e manutenzione.
Ci terrei anche a dipanare un aspetto pratico troppo taciuto e illuminante, i gommoni usati dai migranti:
i refugee boat
I trafficanti usano gommoni usa-e-getta, enormi, gonfiabili, motorizzati solo con un piccolo fuoribordo a barra, di massimo di 40cv, che oggettivamente non potrebbero mai affrontare una traversata con 100 migranti a bordo, gommoni che servono esclusivamente per essere raccattati in mare dalle navi misericordiose delle ONG per poi essere affondati.
La spesa è ammortizzata anche con un solo migrante, i pescherecci che si usavano allo stesso modo sono finiti da un pezzo, il traffico ha trovato così, e pure da diversi anni, la soluzione al problema pratico.
La complicità di queste navi, di queste ONG, magari armate dai migliori sentimenti ― sicuramente è così per i loro equipaggi ― nella pratica fomentano schiavismo, prostituzione e traffico d’organi.
In conclusione, io sarei abbastanza duro con il ministro degli esteri francese, gli farei rimangiare a ceffoni il suo “se l’Italia insiste, ci saranno conseguenze!“, la misura è colma.
Insigniti della Légion d’Honneur italiani per aver ottenuto “meriti straordinari” per la Francia:
A
- Giacomo Acerbo, economista e politico italiano; commendatore.
- Giorgio Armani, stilista italiano; cavaliere dal luglio 2008.
- Corrado Augias, giornalista e scrittore italiano, corrispondente per la Rai da Parigi; cavaliere dal 2007; onorificenza restituita da Augias nel dicembre 2020 in segno di protesta contro il conferimento della medesima onorificenza al dittatore egiziano al-Sisi.
B
- Antonio Beffa Negrini, militare italiano; cavaliere dal 1808.
- Vincenzo Bellini, compositore catanese; cavaliere dal 1835.
- Walter Bonatti, alpinista; ufficiale dal 2000.
- Emma Bonino, politica italiana; commendatore dal 2009.
C
- Roberto Calasso, editore e scrittore italiano; cavaliere dal 2008.
- Maria Grazia Chiuri, stilista italiana; cavaliere nel 2019
- Massimo Colesanti, scrittore, critico e saggista italiano.
D
- Eduardo De Filippo, drammaturgo e attore italiano, cavaliere dal 28 luglio 1953.
- Massimo D’Alema, politico italiano, grand’ufficiale dal dicembre 2001.
- Mario D’Urso, banchiere internazionale d’investimenti e sottosegretario al commercio; ufficiale dal 1998; primo presidente della Section de la Société des Membres de la Légion d’Honneur en Italie et au Saint-Siège dal 2010 al 2015.
F
- Giustino Fortunato, magistrato e politico; gran croce di grand cordon.
- Dario Franceschini, scrittore e ministro della cultura italiano; cavaliere dal 2017.
G
- Valentino Garavani, stilista italiano; cavaliere dal luglio 2006.
L
- Enrico Letta, politico italiano e direttore della scuola di scienze politiche di Parigi, commendatore dal marzo del 2016.
M
- Giovanna Melandri, politica italiana; ufficiale dal 2003.
- Milva, cantante e attrice italiana; cavaliere da dicembre 2008.
- Foresto Umberto Moggi, tenente colonnello della Marina Italiana, cavaliere insignito nel maggio 1935.
- Ennio Morricone, compositore, musicista e direttore d’orchestra italiano; cavaliere dal marzo 2009.
- Riccardo Muti, direttore d’orchestra italiano; ufficiale dal giugno 2010.
- Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana; gran croce 2021
- Laura Mattarella, figlia del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella; grand’Ufficiale 2021
N
- Giorgio Napolitano, ex Presidente della Repubblica Italiana; gran croce 2012
O
- Luigi Onofri, generale dell’aeronautica italiana; ufficiale.
- Nuccio Ordine, filosofo italiano, cavaliere nel 2014
P
- Domenico Palombo, chirurgo vascolare italiano, cavaliere nel 2005.
- Lorenzo Pellicioli, Amministratore Delegato del Gruppo De Agostini, insignito il 3 aprile 2017.
- Giuliano Pisapia, politico italiano; ufficiale dall’11 febbraio 2015.
- Paolo Portoghesi, architetto, critico d’arte italiano, cavaliere nel 2010.
- Stefania Prestigiacomo, politica italiana più volte ministro; ufficiale dal giugno 2013.
R
- Luigi Arialdo Radicati di Brozolo, fisico teorico; cavaliere nel 1994.
- Emilio Riva, imprenditore italiano; cavaliere nel 2005.
- Francesco Rosi, regista italiano; cavaliere da marzo 2009.
S
- Liliana Segre, insignita nel 2020.
- Giovanni Soldini, velista italiano; cavaliere dal 2002.
- Paolo Spingardi, generale e Ministro della Guerra (1909-1914) italiano.
T
- Antonio Tajani, politico e giornalista italiano; cavaliere nel 2012.
V
- Franco Venturini (Giornalista), giornalista ed esperto di questioni internazionali; cavaliere nel 2005.
- Giovanni Villata, generale del Regno Italico; ufficiale nel 1811.
- Vittorio Emanuele III di Savoia; ottobre 1903
- Marie-Berthe Vittoz, docente di lingua francese all’Università di Torino
- Alessandro Volta, fisico italiano, inventore della pila e scopritore del gas metano, cavaliere nel 1805 (vedi “Recherche dans la base Léonore – Patronymes del Légionnaires “).
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