19/02/23
Quando fu presentata la misura di agevolazione nel settore edilizio nota come Superbonus 110%, fui piacevolmente sorpreso per due motivi.
Il primo era che rappresentava una politica economica espansiva di matrice keynesiana, immensamente positiva a vario titolo, sarebbe stato possibile migliorare il patrimonio immobiliare italiano e avrebbe rimesso in moto un’Italia prossima alla stagflazione1.
Il secondo era che i proponenti la misura fossero quei deficienti dei pentastellati, gli esseri peggiori, insieme ai piddini, che la nostra politica abbia mai avuto il dispiacere di sopportare.
Oggi ci troviamo di fronte a una notizia che attendevo prima o poi in una qualche forma:
Vogliono espropriarci le case
Ero stato sempre favorevole al superbonus, sebbene fossi più che conscio che si trattasse di una trappola. Era una ottima misura, a patto che si fosse disposta in una finestra temporale almeno dieci volte maggiore di quella ridicola e risicata prevista ― le speculazioni verificatesi erano inevitabili ― perché avrebbe avuto ricadute molto positive in senso largo.
Sapevo che il governo ne avrebbe approfittato per ridurre ancora i nostri diritti, proprietà compresa, ma ritenevo più utile strategicamente combattere dopo per mantenerla, anziché subito, visto che dal 2030 le case meno efficienti, insostenibili, verranno vessate in ogni modo, dal divieto di commercializzazione a imposizioni di gabelle progressivamente, queste sì, insostenibili.
Privati della proprietà siamo vulnerabili nei confronti del potere
La malsana idea di ipotecare i nostri immobili fu presentata, aprendo l’ennesima finestra di Overton, già nel 2012 da Andrea Monorchio, economista e dirigente pubblico , 17° Ragioniere generale dello Stato (01/09/1989 – 30/06/2002), Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e Medaglia d’Oro alla Sanità Pubblica: “Monorchio: “Ipotecare le case degli italiani per risanare i conti pubblici”.
Oggi si vuole ipotecare le case che hanno usufruito del superbonus 110%, o anche 90%, per garantire banche, Agenzia delle Entrate e compagnia cantante, a danno, come sempre dei cittadini.
Come leggere questa manovra? Questo è il problema, un problema semplice, va letta come la stretta sulla mobilità privata, sulle automobili, come va letta la compressione dei nostri diritti, tutti, anche quelli inalienabili, per motivi sanitari o ecologici.
Siamo la CO2 che vogliono ridurre
“Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici”
“La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia, una prigione senza muri nella quale i prigionieri non sognerano mai di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù”
Aldous Huxley
Note
1 – stagflazione da Treccani: stagflazione Fase del ciclo economico caratterizzata da stagnazione e inflazione; detta anche inflazione recessiva. Il rallentamento del ritmo di espansione dell’attività produttiva, accompagnato da inflazione, quando non da accelerazione del tasso d’inflazione, ha caratterizzato alcune economie occidentali all’inizio degli anni 1970. Tale fenomeno è in contrasto con le posizioni degli economisti keynesiani i quali, ponendosi in una prospettiva di adeguatezza della domanda globale rispetto all’espansione produttiva, suppongono che prezzi e reddito varino nello stesso senso, che cioè la recessione sia accompagnata da un tasso d’inflazione modesto e calante, e l’espansione si caratterizzi con inflazione elevata e crescente.