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Taiwan ultima frontiera

23/10/23

Gli spunti per questo articolo mi sono arrivati da due miei attenti e preparati lettori, Mark e John, spunti che, dopo alcune verifiche, ho fatto miei. Vi ringrazio.

Oggi sento il bisogno di mettere insieme un patchwork di notizie e valutazioni che concorrono tutte, a mio parere, a spiegare, almeno parzialmente, quello che succede.

Molto spesso, quando parlo con persone che hanno una visione ampia e cosciente delle problematiche sottese alle dinamiche generali, mi dicono, e concordo con loro, che la Terza Guerra Mondiale, di cui viviamo i dolorosi prodromi, non sarà tale prima che la Cina invada Taiwan, ebbene pare che:

la Cina si sta mobilitando per invadere Taiwan

La Cina sposta grandi quantità di armamenti verso Taiwan

Per quanto riguarda il Mediterraneo ― già sotto la mira dei letali Kinzhal russi dal Mar Nero ― sempre la Cina ha schierato sei navi da guerra in Medio Oriente. Queste attualmente si trovano in Kuwait e sono in direzione della base navale di Gibuti, nel corno d’Africa.

La Corea del Nord ha dichiarato che lancerà un attacco nucleare preventivo sulla penisola coreana in risposta alla pressione dovuta allo spiegamento di bombardieri strategici B-52 americani e al previsto arrivo di una portaerei con relativo gruppo d’attacco nella Corea del Sud.

La Corea del Nord ha approvato una legge che consente di effettuare attacchi nucleari preventivi
Lo status del nostro Paese come Stato dotato di armi nucleari è diventato irreversibile“, ha dichiarato il leader Kim Jong-Un. Fonte RAI News

Intanto, le notizie sul fronte occidentale non sono particolarmente piacevoli per noi. Nell’articolo “La seconda tragica campagna di Russia” parlai molto sommariamente della superiorità tecnologica russa relativamente agli armamenti, come dissi pure del “Vantaggio strategico ipersonico” che rappresentavano i loro nuovi missili, inoltre mi soffermai sulla potenza devastante dei Poseidon di cui parlai in “Sott’acqua“, ma ci sono molte altre cose al di fuori della nostra conoscenza ― certo questo vale anche per l’occidente ― ma ritengo che siamo in ritardo rispetto ai russi.

Veniamo quindi alle notizie attuali, aggiorniamoci sui loro sistemi d’arma.

Sappiamo poco dei satelliti di “ispezioneNivelir. Gli Stati Uniti tre anni fa affermarono che la Russia aveva testato armi spaziali in orbita. Bene, cosa sono i Nivelir?

“Un progetto spaziale in cui la CNIIHM1 sembra essere l’appaltatore principale si chiama Nivelir (“livello Dumpy”), noto anche con l’indice militare 14K167. Il progetto è iniziato ufficialmente il 30 settembre 2011, quando la CNIIHM1 si è aggiudicata un contratto per Nivelir da una misteriosa organizzazione chiamata State Scientific and Technical Center Garant (GNTTs Garant). Fonti online non rivelano praticamente nulla su questa organizzazione, a parte il fatto che è stata fondata nel 1995 e appartiene al Ministero dello Sviluppo Economico russo. Ciò dimostra che Nivelir ha un background organizzativo completamente diverso rispetto alla maggior parte dei tradizionali progetti spaziali militari russi, che iniziano con l’assegnazione di un contratto da parte del Ministero della Difesa a una società che opera sotto l’ala protettrice di Roscosmos.” Fonte The Space Review

Altra arma, in linea con i Kinzhal e gli Tsirkon, è l’aliante ipersonico Avangard, un altro missile ipersonico con una velocità di circa 6000 metri al secondo, ilMessaggero parla di 26’000km/h, InsideOver di Mach20. Gli Avangard sono considerati dal Cremlino una risposta “adeguata e asimmetrica” allo “scudo spaziale” che gli Stati Uniti hanno attivato ai confini orientali della NATO.

Nel dicembre del 2019, la Russia ha dichiarato di aver reso operativo un nuovo sistema d’arma, il missile ipersonico Avangard. Questo motoaliante sarebbe talmente veloce e agile da rendere pressoché inutile qualunque difesa missilistica.Fonte Ufficio Federale dell’Armamento Armasuisse

Procedendo nel panorama delle novità del “nemico” arriviamo al Missile da crociera Novator 9M730 Burevestnik, che pure ha un aspetto assi particolare rispetto a tutti gli altri: la propulsione.

“Il 9M730 Burevestnik (in cirillico: Буревестник, nome in codice NATO: SS-X-33 Stone o SSC-X-9 Skyfall) noto anche col soprannome Petrel, è un missile da crociera sperimentale a propulsione nucleare di fabbricazione russa, prodotto dall’azienda NPO Novator ed armato con testata nucleare o convenzionale. Per via dell’uso di un reattore nucleare miniaturizzato quale sistema di propulsione, si ritiene che il missile vanti una gittata virtualmente illimitata.” Fonte Wikipedia

Il presidente russo ha annunciato: “Abbiamo completato il lavoro sulle armi strategiche avanzate di cui avevo parlato diversi anni fa. È stato condotto con successo l’ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik”. Si tratta di un’arma a propulsione nucleare che può arrivare in ogni posto del pianeta e rimanere in volo per giorni. Ci sarebbero tracce di un possibile test già avvenuto nell’Artico. Fonte SkyTg24

Una temibile arma la cui autonomia di volo indefinita consentirebbe di effettuare larghissime manovre di approccio indiretto, passando, per di più a bassissima quota, al di sopra di oceani poco frequentati, ghiacci polari, deserti, giungle o comunque in genere sopra luoghi spopolati e a bassa “densità” di sorveglianza militare. In tal modo si darebbe nuova forma al concetto di “sorpresa” nella guerra aerea e atomica, aggirando, di fatto, le difese antimissile avversarie e assicurando una capacità di “secondo colpo” di rappresaglia paragonabile, quasi, a quella dei silenziosi sottomarini SSBN.” Fonte ANALISIDIFESA

9M730 Burevestnik

Chiaramente, ognuna di queste armi appena citate ha un potenziale strategico enorme, ma adesso entriamo a pie’ pari nella fantascienza, e lo facciamo a tentoni purtroppo, perché le notizie concrete scarseggiano.

Si parla di un’arma gravitazionale segreta, recentemente annunciata da Vladimir Putin. Secondo lui, questa si basa su “nuovi principi fisici“.

Putin promette «armi basate su nuovi principi della fisica». CorriereDellaSera

Con questo dilemma sulle armi gravitazionali paventate dal Cremlino, sulle quali possiamo fare solo congetture, possiamo chiudere questa breve carrellata sulle armi terrificanti e tornare invece ad analizzare quello che succede in una delle aree più calde, oltreché a noi più vicine, tornando nel Mare Nostrum.

In Israele, ci riferisce Cesare Sacchetti, ripreso da Come Don Chisciotte, che “Il media israeliano Canale 13 riferisce delle dimissioni di quattro generali dell’aviazione israeliana che avrebbero portato con sè almeno 200 piloti. Hanno mostrato anche le immagini dei quattro generali. Se questo è vero, siamo di fronte ad un vero e proprio ammutinamento negli alti vertici delle forze armate israeliane. Netanyahu sta portando Israele verso una sanguinosa guerra civile.” Il video di canale 13 lo trovate, via Tik Tok, sul profilo Twitter (X) di Cesare Sacchetti.

Chiaramente la notizia va verificata ma, valutando la profonda spaccatura del paese, potrebbe anche darsi che sia vera. Israele era da tempo diviso sulla riforma della giustizia del primo ministro Benjamin Netanyahu ― che si trova sotto processo per corruzione.

Il 24 luglio, la Knesset israeliana ha approvato la cosiddetta “legge della ragionevolezza”, in base alla quale la Corte suprema non avrà più il potere di mettere in discussione e di dichiarare nulle le leggi varate dal governo ma che essa ritenga, appunto, non ragionevoli.” Fonte Limes

In pratica il potere giudiziario è posto sotto il controllo di quello politico ― che nel frattempo era sotto processo per corruzione nella persona del primo ministro ― affermare che sia una riforma ad personam mi pare quanto meno lecito.

Questa spaccatura, auspicabilmente risolta nei desiderata dell’esecutivo con la classica dinamica del nemico esterno ― sempre le nazioni si uniscono contro un nemico esterno ― ha puntato il tutto per tutto nell’escalation militare, nata male, se vogliamo ingiustificabile nella genesi, tanto per l’inaccettabile inefficienza del Mossad quanto per la pessima reattività dell’IDF, come ho spesso detto. Valutazioni che ci restituiscono un Israele molto meno monolitico di quanto abbiamo imparato a conoscere nella sua breve storia, cosa che potrebbe avvalorare l’ammutinamento ipotizzato.

Questi aggiornamenti, per come la vedo io, mi fanno presupporre che il “punto di non ritorno” è prossimo, il confine è labile, siamo in balia degli eventi.

Sottolineo anche che la notizia vera, a mio avviso, non riguarda queste nuove armi russe, di cui si sa da molto poco e quindi, notizia dovrebbe essere considerata, né il possibile ma da provare ammutinamento in Israele, quanto piuttosto la mobilitazione militare della Cina, cosa ritenuta da sempre assai probabile ma inedita, mai messa in pratica, mai concretizzata, almeno finora.

L’incubo latente, sempre messo a sopire, di risvegliare il gigante cinese, e per giunta come alleato della Russia, fa tremare i polsi.

Russia e Cina non sono mai andati d’accordo, ma oggi hanno un nemico comune: noi.

In copertina frame da “Millennium Mambo” (千禧曼波S, Qiānxī MànbōP) di Hou Hsiao-hsien, Taiwan, 2001.

Note

1 – Istituto Centrale di Ricerca Scientifica di Chimica e Meccanica intitolato a DI Mendeleyev (iniziali cirilliche ЦНИИХМ, traslitterate come CNIIHM o TsNIIKhM).


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Illustrazioni Federica Macera