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Dementi espansivi

Ossia come mi sono relazionato sui nuovi strumenti con gli imbecilli che ho incrociato.

domenica 15/03/20

Nella mia più che decennale carriera “social” ne ho viste più o meno di tutti i colori, soprattutto perché la mia idiosincrasia con il potere mi indirizzava per la strada preferenziale della critica feroce delle verità da esso propagandate.

Io, come tanti altri amici, tanti incontrati anche dal vivo, raramente o frequentemente, o proprio reali, tangibili, abbiamo subito le angherie di una moltitudine di personaggi, spesso privi di senso critico e/o di mezzi, che ci screditavano, offendevano, denigravano sentendosi erroneamente in diritto di farlo, il mito della caverna è molto efficace nel raccontarne la dinamica.

In linea di massima io avrei avuto da esporre migliaia di critiche al sistema che ci ha governato fino ad oggi, e che proprio oggi è stato messo in crisi da una influenza più forte, più complicata, più contagiosa, anche se, tutti questi più, non resistono indenni ai ciclici report dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e devono essere puntellati in qualche modo dal MSM con molta dedizione .

Come dicevo, avrei sempre avuto molteplici critiche da rivolgere al sistema ma, per obiettività, ho sempre criticato solo quella dannata, schifosissima, violenta e funesta moneta unica.

Ora, dire adesso che l’euro non funziona è quasi un gioco da ragazzi, lo puoi dire e la gente al massimo dissente dicendo qualcosa tipo “eh, ma è troppo tardi per uscirne, bisognerà riformare l’Europa“, mentre l’Europa che, poverina, sta lì dalla notte dei tempi e la sua forma vorrebbe tenersela si offende pure ad essere associata alla distopica Unione Europea , sarebbe più corretto, non me ne voglia Jaques Sapir (a cui rubo il nome NdA), chiamarla EURSS .

Dieci anni fa eravamo come dei rivoluzionari, in effetti più o meno, in pochi ci eravamo accorti di vivere in una menzogna spudorata, ancora si credeva che la sinistra facesse l’interesse dei lavoratori, poi si scoprì che mentre Fanfani faceva grande l’Italia col piano INA Casa e Moro riportava l’emissione della moneta nelle mani pubbliche, Berlinguer parlava di austerità, e cadde anche il mito dei “bei vecchi tempi“, che erano prodromici agli sfaceli successivi.

Liberato il campo da politici patriottici con TangentopoliCraxi in particolare, la finanza predatoria internazionale che aveva preparato già il campo con il divorzio BdI-Min.Tesoro, con Andreatta e Ciampi, diede mandato alla sinistra di privatizzare, leggi regalare, l’immenso patrimonio industriale italiano ai privati, spesso stranieri, fingendo che gli investimenti stranieri, non quelli greenfield , fossero una cosa buona (e giusta), non è così, non è affatto così.

Un’epurazione avvenuta ci dissero che avremmo “lavorato un giorno in meno e avremmo guadagnato come se avessimo lavorato un giorno in più” e varie altre immani cazzate che fanno impallidire la grandezza di Piramidi, la Muraglia cinese e le strade romane.

Cominciammo, alcuni di noi, un poco tramite Paolo Rossi Barnard , poi Luciano Barra Caracciolo , poi Alberto Bagnai, poi la dottrina internazionale con Joseph Stiglitz e Paul Krugman , a renderci conto che, se avessero avuto ragione i nostri traditori pro-euro, avremmo dovuto dare torto ai più grandi menti dell’economia mondiale nonché stracciare ogni libro di macroeconomia, bisognava sovvertire le basi stesse dell’economia per come era conosciuta.

Le conferme fioccavano, le smentite erano puntualmente smascherate, le certezze sempre più solide, eravamo governati da traditori spudorati che facevano l’interesse, miope, di Francia e Germania, del resto anche politicamente la UE è antidemocratica fin nella più profonda essenza, e poi ci svantaggiava su tutto, coi “ partner ” che mi fanno sempre ricordare il vecchio adagio “Dio proteggimi dagli amici che ai nemici ci penso io”.

Questo aprirebbe automaticamente anche un capitolo sulla riabilitazione politica di Berlusconi e il riconoscimento di eroe nazionale a Gianluca Buonanno ma non possiamo.

Venendo a noi, da circa dieci anni veniamo attaccati da ignoranti saccenti e tronfi che, fieri della loro posizione sociale e/o professionale, o alle volte senza neanche queste caratteristiche, pretendono di saperne più di me, e di tanti altri come me, che mostro al volgo che il Re è nudo, peraltro con granitiche argomentazioni e documentazioni a corredo.

Io non sono nessuno è vero, ho combinato relativamente poco nella vita, dal punto di vista di traguardi materiali, professionali, accademici, però ne ho visto di coglioni che, in virtù di questo, si sono sentiti in diritto di attaccarmi e offendermi perché si sentivano nella ragione, pur essendo il contrario, e senza sentire alcun obbligo morale di darmene dimostrazione, sebbene io lo facessi sempre riguardo le mie opinioni.

Sta capitando in questi giorni una cosa bellissima, visto che il virus mette a nudo tutto, la distruzione dello stato sociale, il taglio di ospedali e posti letto, terapia intensiva in primis, scarsità di personale e mezzi, ci si aspetterebbe che, per risolvere la situazione, ci dessero una cura di robusti tagli allo spreco e alla spesa pubblica improduttiva , parametri debito/PIL ancora più stringenti, ecc. e invece?
Politiche keynesiane a debito, sforamento dei parametri e spesa generale col turbo, certo, sempre a livello centralizzato, e comunque per noi un meccanismo assurdo con gli interessi da pagare alla BCE, assolutamente non favorevole come se avessimo la nostra moneta ma, ciò che è rilevante, è che è l’ esatto contrario di quanto hanno detto per 20 (venti) lunghissimi anni.

Ora, vorrei dire a te, e mi rivolgo alle centinaia di dementi con cui ho dovuto confrontarmi aspramente in questo decennio, compresi ministri e sottosegretari, imbecilli come te ne ho conosciuti pochi, siete gente che per far finta di avere un’idea la deve rubare da qualche libro, gente che per formulare un pensiero deve chiedere l’aiuto da casa, gente che il massimo che può fare nella vita è fare finta di esistere, siete talmente insulsi che ci si accorge di voi solo se ci si inciampa dentro, tale e quale come quando si pesta una cacca di cane per strada.

Tanto dovevo per correttezza a tutti voi,

ossequi.

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Illustrazioni Federica Macera