25/12/21
Le dinamiche che ho tristemente sperimentato in queste festività hanno palesato l’ossessione invadente e condizionante di tanti amici, o presunti tali, come dei parenti ― talvolta purtroppo tali ― per la situazione contingente.
Sinceramente immaginavo che i “vaccini” avrebbero azzerato, o quanto meno attenuato, l’irragionevole terrore che molti nutrono nei confronti della pandemia.
A questo punto però sono costretto ad ammettere che le mie erano aspettative vane, speravo che si sentissero protetti da questi sieri, ancora in sperimentazione, che si sono inoculati con la massima fiducia nei confronti delle istituzioni. Istituzioni le quali hanno assunto comportamenti a dir poco discutibili, acclarati da contraddizioni devastanti, ammissioni di ignoranza assoluta, eclatanti dimostrazioni di inefficacia a più livelli tali da far impallidire la definizione di “deficiènte“:
“deficiènte agg. e s. m. e f. [dal lat. deficiens –entis, part. pres. di deficĕre «mancare»]. – 1. agg. Che viene meno; mancante o anche insufficiente al bisogno: supplire alle forze deficienti. Nella terminologia scolastica, di candidato o alunno che non raggiunga la sufficienza necessaria alla promozione: essere d. in greco, in matematica, in geografia, ecc. 2. s. m. e f. Persona totalmente o parzialmente minorata nella sua attività intellettuale, che cioè non abbia raggiunto il livello intellettuale (età mentale) proprio della sua età cronologica. La parola, estranea oggi al linguaggio medico, rimane tuttavia nell’uso com., sia in frasi di compatimento: è una povera d.; sia soprattutto come epiteto offensivo: sei un d., una d.!; taci, d.!; sono cose che può pensare soltanto un d. come lui.“
Da Treccani.
La cosa davvero paradossale, come ha eloquentemente sottolineato l’ottimo account satirico Paolo SavonaRola (@MinistroEconom1) su Twitter, è che il super-professionalissimo Mario Draghi, quello che Cossiga definiva un “vile affarista“, ammette esplicitamente che il governo ha preso le sue decisioni basandosi su quanto conosceva all’epoca.
Ha detto questo in risposta a un giornalista che gli chiedeva conto delle sue precedenti affermazioni, quelle della conferenza stampa tenuta da lui il 22 luglio 2021, nella quale affermò che col discusso e famigerato Green Pass ci sarebbe stata la “garanzia di trovarsi tra persone non contagiose“, affermazione, ça va sans dire, smentita in maniera talmente mostruosa da risultare impossibile da negare: “ha fatto stato di quelle che erano le conoscenze a quel momento“.
Quanto detto, tradotto nel linguaggio dell’uomo comune sta a significare letteralmente che stanno limitando e danneggiando ogni aspetto della nostra vita senza aver capito un beneamato cazzo, e chiedo venia per aver usato questa parola (beneamato NdA).
Ecco, io questi li definisco senza tema di smentita “deficiènti“, nella seguente accezione quanto meno: “Che viene meno; mancante o anche insufficiente al bisogno“.
Ora, tornando a noi, riguardo questi “deficiènti“, il dubbio che sappiano quello che fanno a questo punto diventa una certezza, nel senso, sempre dell’uomo comune, che lo fanno esattamente senza aver capito un beneamato cazzo.
E questo dubbio ti assale anche quando ti dicono che il vaccino è sicuro, che lo sono tutti, anche se li hanno preparati in un quarto d’ora, anche se li mischi come gli ingredienti di un cocktail, insomma se fanno “stato di quelle che sono le conoscenze a questo momento“.
Finora vi siete trovati ad essere “mancanti o anche insufficienti al bisogno“, insomma ” deficiènti“, cosa potrebbe mai restituirmi fiducia in voi che sembrate la brutta copia di Gianni & Pinotto?
Ma questi dubbi evidentemente colgono nel profondo anche quelli che tutte le mattine “si svegliano morti” ― me lo ha detto poco fa al telefono il mio amico Roberto ― quelli che si cacano sotto, nonostante siano tutti completamente vaccinati, di chi non lo è.
Se io mi vaccino per scongiurare una malattia lo faccio per non averne paura, se vado in Africa in una zona malarica e mi vaccino per la malaria non devo più temere la malaria, né chi è ammalato di malaria, né chiunque potrebbe in qualunque modo infettarmi con la malaria, se ho paura della malaria vuol dire solo una cosa:
In definitiva i veri No-Vax sono proprio i vaccinati stessi: frotte di ipocondriaci irrazionali che hanno timore di una malattia per proteggersi dalla quale hanno accettato i rischi concreti di un siero sperimentale.
Abbiamo, un po’ tutti noi critici di queste imposizioni perpetrate dai “deficiènti” al governo, sperimentato un pessimo Natale in pessima compagnia, ne parlai già, prevedendo questa melma psico-sociale, il 20 ottobre del 2020, ma la verità è che noi non siamo “deficiènti” come voi né la vostra paura farà mai breccia nei nostri cuori.
Vi siete fatti inoculare più e più volte, dovreste sentirvi invincibili, invece siete “deficiènti” (di sicurezza).
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