Il governo dimissionario deruba chi produce energia verde.
25/07/22
Come accade purtroppo spesso, gli incentivi proposti e messi in campo dal governo a teorico vantaggio dei cittadini vengono troppo spesso rimodulati in un gioco in cui l’unico a guadagnare è “il banco“, ossia il governo, l’apparato statale o, come sarebbe giusto definirlo “il Leviatano” (cit.Thomas Hobbes).
Lo stato, messo alle strette dagli impegni internazionli riguardo la quota “verde” di produzione di energia elettrica, scaricò in maniera furba e vile questo suo irrealizzabile obbligo sulla società civile, spronando gli imprenditori a produrre energia pulita grazie ad agevolazioni sugli investimenti che venivano garantiti e sostenuti per venti anni.
Ogni anno veniva restituito quota parte del capitale e gli interessi anticipati dalle imprese, l’energia invece veniva messa in rete e venduta da queste sul mercato libero.
Qualche anno fa il governo Renzi già decurtò alcuni punti percentuale degli investimenti restituiti. Si tratta di una cosa estremamente scorretta visto che andava a incidere sui business plan di cittadini che si erano accollati il “rischio d’impresa“, un rischio che prevede un legittimo e doveroso guadagno. Peraltro questi tolsero le castagne dal fuoco al Leviatano. La rimodulazione al ribasso degli incentivi fu assorbita dagli imprenditori, avvezzi a rapportarsi con uno stato privo di coerenza ed affidabilità, oggi come mai prima.
Quanto sta accadendo in questo frangente è però inarrivabile e gravissimo. Il costo dell’energia sul mercato si è moltiplicato di 5 o 6 volte, dipende anche dalla zona in cui questa è commercializzata, questo accade a causa della congiuntura e di molti motivi, guerra compresa, procurando un enorme aumento degli introiti di questi imprenditori, ma il leviatano non ci sta.
Il governo de “ilMigliore” ― leggere con tono assai sarcastico per piacere ― ha deciso non certo di favorire i cittadini, calmierando il costo di vendita ad esempio, bensì di introiettare questo surplus di guadagno da parte dei produttori, mettendo in effetti pesantemente le mani nelle tasche dei cittadini.
Nei documenti si parla, usando un neologismo degno del Socing di “EXTRAPROFITTO“.
Questa è una cosa estremamente grave, ma adesso vi lascio all’esaustivo documento prodotto da R-REPORT, un gruppo di lavoro che si è catalizzato attorno a uno di questi imprenditori danneggiati da questi predoni al potere, un rapporto dettagliato ed estremamente ben documentato.
Pubblicato su PlayMasterNews
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