15/02/23
Le parole pronunciate da Yusuke Narita, professore di Yale hanno suscitato un certo scalpore nella società, invece io le ho viste come l’ennesima finestra di Overton degli ultimi anni.
Narita, preoccupato dall’invecchiamento della popolazione in Giappone, ha suggerito il suicidio di massa, magari, visto che non è un barbaro ed evidentemente amerà le tradizioni del suo paese, tramite “seppuku” ― il celebre rituale imposto ai samurai che disonoravano il Paese ― come soluzione, magari… finale.
La notizia è stata riportata in prima battuta dal New York Times, e poi rilanciata dai media internazionali (qui laRepubblica e la Stampa) suscitando uno sconcerto, a mio parere, ingiustificato, e spiegherò perché.
Il razionalismo antiumano e progressista spinge enormemente sul concetto dell’insostenibilità dell’uomo, edulcorando un messaggio che istiga alla nostra morte per salvare il pianeta.
“Quando si sorpassano i 60-65 anni, l’uomo vive più a lungo di quanto non produca e costa caro alla società. L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali delle nostre società future. Il diritto al suicidio, diretto o indiretto, è perciò un valore assoluto in questo tipo di società. Macchine per sopprimere permetteranno di eliminare la vita allorché essa sarà troppo insopportabile, o economicamente troppo costosa”
(Jacques Attali, “La médicine en accusation“, in AA.VV., L’avenir de la vie, Seghers, Paris 1981, pp. 268-274).
Jaques Attali, socialista fabiano, eminenza grigia dietro Macron, amico intimo di Massimo D’Alema, pure lui socialista fabiano come il suo pupillo, Roberto Speranza.
Da “Dovete morire presto (vecchi)” del 6 aprile 2020:
Qui da noi, fra i vari citerei Tommaso Padoa Schioppa (vedi sotto) nel suo celeberrimo discorso su “la durezza del vivere“, Mario Monti che commentava la distruzione della Grecia definendola “il più grande successo dell’euro” e Tito Boeri, che parlava di pensionati che percepivano le pensioni troppo alte tali da gravare troppo sui conti statali perché mangiavano troppo bene e si curavano (“I percettori di prestazioni previdenziali più generose hanno un tasso di mortalità più basso: di questo bisognerebbe tener conto per eventuali interventi perequativi”), incassando le pensioni più a lungo e costando anche al SSN per un lasso di tempo (leggi VITA) troppo ampio.
Nell’articolo linkato sopra trovate il passaggio chiave del discorso sulla “durezza del vivere” di TPS.
Ma ora passiamo a valutare la codifica di alcune ideologie antiumane più pittoresche, sempre all’interno di politiche di morte “progressiste“.
Veniamo allora a qualcosa di più serio, parliamo di chi ha fatto propria questa lotta suicida con un certo, infernale, fervore.
Cominciamo a parlare di VHEM, the “Voluntary Human Extinction Movement” ossia il “Movimento per l’Estinzione Umana Volontaria”, fondato, per chi non lo sapesse già, da un certo Les U. Knight (pseudonimo).
Il “Movimento per l’Estinzione Umana” afferma di essere una libera associazione di individui che, per di aiutare la Terra a conservarsi, hanno deciso che bisogna smettere di avere figli.
«Si possa noi vivere a lungo ed estinguerci»
“Phasing out the human species by voluntarily ceasing to breed will allow Earth’s biosphere to return to good health. Crowded conditions and resource shortages will improve as we become less dense.”
“Eliminare gradualmente la specie umana cessando volontariamente di riprodursi consentirà alla biosfera terrestre di tornare in buona salute. Le condizioni di affollamento e la carenza di risorse miglioreranno man mano che diventeremo meno densi.”
Direi che abbiamo estinto i motivi di approfondire oltre il VHEM.
Adesso facciamo addirittura un passo oltre con la “Chiesa dell’Eutanasia” The “Church of Euthanasia” (nota anche come CoE) un’organizzazione di attivisti religiosi e antinatalisti fondata da Chris Korda e Robert Kimberk (Pastore Kim) a Boston, in Massachusetts nel 1992.
Korda dice che probabilmente questa chiesa rappresenta l’unica religione antiumana al mondo, però poi si definiscono come “una fondazione educativa senza scopo di lucro dedicata a ristabilire l’equilibrio tra gli esseri umani e le restanti specie sulla Terra.“
«Save the Planet, Kill Yourself»
«Salva il pianeta, ucciditi»
Chi è Chris Korda.
Chris Korda, nato nel 1962 (maschio), è un attivista antinatalista americano, musicista techno, sviluppatore di software e leader della Chiesa dell’Eutanasia.
Figlio di Michael Korda e della sua prima moglie, Carolyn Keese, nipote del direttore artistico Vincent Korda e pronipote dei registi Alexander Korda e Zoltan Korda. Korda si è identificata come transgender dal 1991, è vegana. Si è laureato alla Hamonasset School.
Nel 1995, Korda, insieme a Lydia Eccles, ha lanciato la campagna Unabomber for President, poi divenuto un vero comitato di azione politica, Unabomber Political Action Committee (UNAPACK).
“Unapack sostiene in tutto l’ideologia del massacro contro la società scritto in 35’000 pagine da Ted Kaczynski.” il cosiddetto “Unabomber Manifesto“.
Chi è Robert “Pastor Kim” Kimberk.
“Robert “Pastor Kim” Kimberk è stato coinvolto nelle lotte per i diritti civili degli anni ’60 prima di incoraggiare il suo compagna di stanza Christine Korda a fondare la Chiesa dell’eutanasia. È un brillante ingegnere e si prende cura degli scoiattoli e degli uccelli selvatici nella sua casa. Chris Korda si è trasferito della casa di suo “zio Kim” negli anni ’80, dopo che Kim diede un’intera stanza a un gabbiano.
E allora eccoci, alla fine di queste poche riflessioni, a valutare nuovamente le dichiarazioni ― inaccettabili ovviamente ― del professore di economia di Yale, Yusuke Narita, inserendole, come ritengo opportuno, in un quadro più ampio, nel loro (in)naturale terreno di coltura.
L‘ideologia progressista attuale è, a parer mio, su una strada totalmente errata, un declino antiumano disturbante e sulfureo. Quanto dichiarato da questo jap edonista, innamorato dei suoi oscuri pensieri, è solo un sintomo di una malattia letale che andrebbe contrastata con estremo vigore.
Estinguiamo l’estinzione.