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Portiamo la luce nelle tenebre dell’illuminismo

Indi Gregory: arrestiamo questo progresso, restauriamo la civiltà

16/11/23

Ho sempre criticato la visione attuale, una visione strettamente materialista, “progressista“, tenebrosamente illuminista, che ci obbliga a una visione della la vita sterile e meccanicistica.

Molto spesso ho collegato questa visione, presente in maniera preponderante nello schieramento “progressista” ― ma purtroppo anche in tutti gli altri ― e succube dei desiderata delle élites massoniche, gnostiche, sataniste.

Abbiamo assistito al sacrificio di una bimba inerme di otto mesi, per la quale erano state approntate pure delle vie di fuga dalla situazione contingente, abbiamo assistito alla sua consegna alle fiamme dell’olocausto di Moloch1. Contro il caparbio volere dei suoi genitori.

In maniera diversa, e immensamente più diluita, ho dovuto da soccombente assistere a qualcosa del genere quando mi hanno tolto la potestà genitoriale riguardo la scelta ― che trovo impossibile definire “vaccinale” in questo caso ― di iniettare (o meno) questo infame siero genico sperimentale coperto da segreto militare a mio figlio.

Ne scrissi sfogandomi in La violenza non è mai troppa, e questa resta la mia più dolorosa ferita aperta, un pensiero che fatico a nascondermi, inutilmente, in ogni momento. Forse non è un caso che, con questo articolo lasciato ieri in bozza, al mio risveglio stamattina me lo ripropone il tweet di un’amica, e proprio in occasione del sacrificio di Indi Gregory, vedendo evidentemente pure lei un parallelo con la storia mia, del sacrificio imposto me nolente a mio figlio, e ai tanti altri condannati da giudici che sarebbero da definire con parole, queste sì, da codice penale.

Mi ritrovo, ora come allora, e come sempre negli ultimi anni, a ragionare sulla violenza omicida degli stati che una volta definivamo “civili“, e pure cristiani, cattolici. Come abbiamo fatto a ridurci così? Forse la risposta è da trovare lontano, molto lontano, portando la luce nelle tenebre dell’illuminismo stesso, prodromico allo gnosticismo satanista attuale.

Henri Delassu, “il problema dell’ora presente

La mia non è propaganda religiosa, non posso neanche definirmi credente, piuttosto ritengo che la nostra parte spirituale sia la più degna, la più bella, quella da difendere e coltivare per definirci autentici esseri umani. Lo preciso per i più diffidenti, i dietrologi, quelli in definitiva meno iltelligenti.

Non hai un’anima,
sei un’anima.
Hai un corpo.

C.S.Lewis

Abbiamo accantonato la concreta consapevolezza del fatto che il nostro aspetto trascendente, direi addirittura sacro, ha prevalenza assoluta sul nostro corpo, paradossalmente procedendo verso un sincretismo con l’antisacralità tecnologica e scientista che parla ormai di Realizing the Goal of Substrate-Indipendent Minds, di anime indipendenti dal substrato che le fa vivere, substrato

Ne parlai, e potete qui approfondire, in Destrutturazione fisico-temporale, in cui si parla di immortalità tecnologica e Mind Uploading, temi apparentemente distanti da questo ma niente è più sbagliato che pensarlo.

Abbiamo offerto a Moloch1 i nostri figli, il nostro futuro, ed ciò che desideravano per eliminarci sul tempo medio. Oggi l’uomo non ha più alcun valore, non è più neanche un asset, non serve alla produzione, è un inquinatore e un mangiatore inutile. La nostra società è destinata, in un modo o nell’altro, all’estinzione.

Gli anziani e gli improduttivi, i mangiatori inutili, quegli accidiosi individui che dipendono dall’assistenza dello stato, devono essere sfoltiti (leggi depopolazione, da Agenda21 e Agenda2030). Ma questo era l’incubo passato, da qualche anno sono insidiati anche i giovani sani, come abbiamo visto nelle follie pandemiche.

Nel tempo, gentaglia di infimo ordine, come Jaques Attali, Tommaso Padoa Schioppa e molti altri, ci hanno deliziato con questi propositi di morte, ma erano destinati a persone verso la fine del ciclo della vita, che non è accettabile, ma qui siamo ben oltre, siamo arrivati agli infanti.

Tre anni e mezzo fa scrissi: “nella cattolica Spagna, le Banche scrivono ai loro clienti ultresettantacinquenni che sono obbligati a presentarsi ” di persona ” agli sportelli, per dimostrare di essere ancora vivi , in caso contrario, non accrediteranno più la loro pensione sui conti correnti.” da “Dovete morire presto (vecchi)

La sinistra è troppo sinistra

Jaques Attali è grande amico di Massimo D’Alema, a sua protettore di Robertino Speranza, e tutti e tre sono dei socialisti fabiani.

Nell’Europa continentale, un programma completo di riforme strutturali deve oggi spaziare nei campi delle pensioni, della sanità, del mercato del lavoro, della scuola e in altri ancora. Ma dev’ essere guidato da un unico principio: attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l’ individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità. Cento, cinquanta anni fa il lavoro era necessità; la buona salute, dono del Signore; la cura del vecchio, atto di pietà familiare; la promozione in ufficio, riconoscimento di un merito; il titolo di studio o l’ apprendistato di mestiere, costoso investimento. Il confronto dell’ uomo con le difficoltà della vita era sentito, come da antichissimo tempo, quale prova di abilità e di fortuna. È sempre più divenuto il campo della solidarietà dei concittadini verso l’ individuo bisognoso, e qui sta la grandezza del modello europeo. Ma è anche degenerato a campo dei diritti che un accidioso individuo, senza più meriti né doveri, rivendica dallo Stato .”

Tommaso Padoa Schioppa

Su quanto sia satanista la sinistra e i suoi referenti rimando anche a quanto ho scritto in “Bibbiano – Il paradiso degli Orchi (cit.)“, ciò non toglie che chi comanda il vapore controlli anche la destra, ma vale la pena almeno sottolineare ― visto che ritengo ci sia una parte più zelante nell’opera oscura ― chi ha la responsabilità maggiore oggi.

Eutanasia e aborti a iosa sono il naturale corollario di queste politiche di morte, automatiche conseguenze.

Dei vari articoli esemplari sull’argomento stretto dell’eutanasia, segnalo Giulio Menotti, su il Foglio del 28 luglio, in cui scrisse “In Canada è più facile ottenere l’eutanasia che una sedia a rotelle”, e ha ragione, il paese di quel fantoccio di Justin Trudeau è l’avanguardia nel progresso delle tenebre della civiltà.

Il titolo è in effetti una dichiarazione del ministro canadese per l’Inclusione, Carla Qualtrough, citata in una ricerca dell’Università di Cambridge. Si legge nell’articolo:

Dalla sua legalizzazione nel 2016, il numero di decessi per eutanasia in Canada è aumentato drasticamente ogni anno. Nel 2019, a tre anni dalla sua introduzione, il due per cento di tutti i decessi in Canada è avvenuto per eutanasia e nel 2021 questa quota è salita al 3,3 per cento.”

“Il caso di Lisa Pauli, anoressica, che grazie alle politiche in materia bioetica di Justin Trudeau e del suo governo potrà ricorrere al suicidio assistito,” […] “La 47enne non vede l’ora che arrivi marzo, quando, grazie alla generosità di Justin Trudeau e del suo governo, verrà trovata una “cura” per la sua anoressia. La morte.

I ricercatori di Cambridge citano il caso di Alan Nichols, che aveva una storia di depressione, ma nessuno pericolo di vita. Nichols ha presentato una richiesta di eutanasia ed è stato ucciso, nonostante le preoccupazioni sollevate dalla famiglia. La sua domanda di eutanasia elencava solo una condizione di salute come motivo della richiesta di morte: la perdita dell’udito.

Un sondaggio di Research Co. ha rilevato intanto che il 28 per cento dei cittadini canadesi è d’accordo con l’ipotesi di approvare la richiesta di suicidio assistito da parte di persone senza dimora e il 27 per cento per canadesi che versano in condizioni di estrema povertà.

Situazioni cliniche blandamente difficili come depressione o perdita dell’udito giustificano la richiesta di eutanasia e, cosa ancor più grave, una buona parte dei canadesi sarebbero d’accordo ad accettare il suicidio assistito per motivi meramente economici!

Dal Canada ho trovato anche dichiarazione agghiaccianti come questa: “Hanno smesso di darmi cibo e acqua, di portarmi le medicine, di aiutarmi ad andare in bagno, mi hanno bullizzata e hanno cercato di sottopormi all’eutanasia. Il medico mi ha esortato apertamente a togliermi la vita”.

Ancora, una donna dell’Ontario, che soffre di depressione dovuta ad ipersensibilità al fumo da tabacco, è stata inserita senza battere ciglio in una lista per l’eutanasia.

Quindi l’eutanasia sarà disponibile per i malati di mente, forse anche per i minori, inoltre, il suicidio medico è compreso nella “tessera sanitaria”, è pagato dallo Stato.

Il programma Aktion T4 Nazionalsocialista

Non vedo grandi differenze con il programma “Aktion T4” sotto il segno della svastica nazionalsocialista, quello che si prefiggeva l’operazione di eugenetica nazista tra il 1933 e il 1941. Lo scopo di “Aktion T4” era l’eliminazione, e questa è attualissima, tramite sterilizzazione ed uccisione, delle persone disabili.

Forse l’unica, per ora soltanto e temporaneamente, differenza, è che, almeno formalmente, non ti obbliga lo Stato, ti indirizza solo con tutte le sue forze ma, nel caso di Indi Gregory, dietro le menzogne buoniste spacciate da quei 4 giudici, c’è:

la condanna a morte di una bimba malata di 8 mesi

Hanno effettuato un sacrificio rituale affermando la loro potenza davanti al mondo intero, possono togliere la vita di un’infante contro la volontà dei suoi stessi genitori, possono strappargliela dalle braccia e offrirla ai loro sanguinari dei e, di certo, lo hanno fatto.

Siamo arrivati al buio della ragione, qualora gli elementi pregressi non fossero stati bastevoli, dobbiamo necessariamente tornare indietro con la massima celerità, impossibile procedere su questa china ferale senza autodistruggerci.

Indi Gregory è stata sacrificata al Moloch dell’illuminismo, del razionalismo malato, del pretestuoso determinismo ottocentesco, abbiamo l’obbligo di restaurare la civiltà occidentale.

Mi firmo come mi sono sempre definito, rifacendomi a questa citazione di C.S.Lewis,

Un progressista reazionario

Note 1 – Moloch, mò-loch. Antica divinità mediorientale; entità che ha il potere di esigere un pesante sacrificio. Dall’ebraico: Mōlek, da una radice semitica che significa ‘re’. Si trattava di una divinità potente, titanica, con corna taurine, a cui venivano tributati sacrifici umani – in particolare bambini, arsi nel fuoco sacro dell’olocausto. Si trattava di una delle divinità con cui si trovò in competizione per la supremazia il dio ebraico YHWH, e nello stesso Antico Testamento è più volte nominato.


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Illustrazioni Federica Macera