Il parlamentare norvegese Petter Eide propone i BLM per il Nobel per la pace motivando la candidatura con l’impatto globale che hanno avuto, a suo dire, nell’aumentare la consapevolezza dell’ingiustizia razziale.
La motivazione è del tutto simile a quello per cui gli Stati Uniti hanno esportato la democrazia bombardando mezzo mondo, o a quella di quando lo si conferì ad un Barack Hussein Obama II appena eletto per il solo motivo di essere di colore, una motivazione questa sì esclusivamente “razziale“. Citando però il dato delle bombe che il primo presidente nero e Nobel per la pace ha lanciato nel solo 2016 su Siria, Iraq, Afghanistan, Libia, Yemen, Somalia e Pakistan si rimane basiti:
VENTISEIMILACENTOSETTANTADUE BOMBE.
Petter Eide conclude così le sue argomentazioni a favore dei candidati:
“L’assegnazione del premio per la pace a Black Lives Matter, come la più forte forza globale contro l’ingiustizia razziale, invierà un messaggio potente che la pace è fondata sull’uguaglianza, la solidarietà e i diritti umani, e che tutti i paesi devono rispettare questi principi fondamentali . “
the Guardian
Riprendo e rielaboro parte di quanto scrissi QUI all’epoca dei fatti dei Black Lives Matter (05/06/20).
Il movimento candidato al Nobel lo vedo come la nuova coperta di Linus del fascismo progressista, il fascismo degli antifa che contraddicono nella pratica quelli che dovrebbero essere i loro stessi ideali. (Only) Black Lives Matter significa che (solo) le vite dei neri hanno importanza, le altre molto meno, il classico mondo capovolto (Counterpunch 2017, Antifa in Theory and in Practice, tradotto da vocidallestero).
In definitiva il “divide et impera” regna sovrano per lasciare a queste aristocrazie nere (non in senso razziale stavolta) l’imperio dell’universo mondo. Esse regnano perché una parte di noi è bianca, un’altra nera, una parte di destra, un’altra di sinistra, una settentrionale, un’altra meridionale, in definitiva una piccolissima parte è scaltra (complottista) e una grandissima (divisissima) parte boccalona.
Il nemico è nemico tanto dei neri quanto dei bianchi, così pure dei gialli e di ogni altra etnia/razza.
Il nemico è quello che ha finanziando le sommosse, quello che ha finanziato le guerre e i colpi di stato — o i suoi tentativi —in Ucraina, in Siria, in Venezuela, fino a quando non è arrivato il primo President Of The United States (POTUS) che ha chiuso quelle aperte ed evitato ogni altra nuova guerra, tagliato i finanziamenti all’ISIS della precedente gestione, sopito l’attrito con Kim Jong Un che lanciava missive missilistiche per conto di Pechino, aiutato l’Iran a risolvere i suoi problemi intestini per evitare la guerra programmata dal 2001 e chiuso l’imperialismo che abbiamo conosciuto per 70 anni.
Il POTUS uscente ma non troppo aveva anche messo mano allo smantellamento della truffa dell’Obamacare, che ha triplicato i costi per il Sistema Sanitario americano peggiorandone l’efficienza — la lobby assicurativa è la prima finanziatrice di Obama — rimesso a lavorare tutta la working class alla fame, bloccato il finanziamento a quella metastasi dell’OMS, bloccato l’inutile e dannoso vaccino di massa che voleva Bill Gates, rimesso sotto il suo controllo la FED e l’emissione del danaro, cioè in una forma parzialmente diversa ha fatto quello che prima di lui hanno fatto altri tre illustri personaggi sui quali nomi vi chiedo un minuto di riflessione:
Abraham Lincoln — rimise in mano dello Stato l’emissione della valuta
John Fitzgerald Kennedy — rimise in mano dello Stato l’emissione della valuta
Aldo Moro — rimise in mano dello Stato l’emissione della valuta
Poi fu tutto un inginocchiarsi (Kaepernick knee) per offendere tale POTUS, ritenuto dai media MSM — in mano totalmente ai suoi oppositori — un razzista, non si sa bene per quale motivo, per il muro (leggete l’hyperlink, costruito nel 1990)? Perché gli piacciono le donne e ha sposato una gnocca stratosferica?
Per l’acconciatura? Ecco, giusto sull’ultima cosa potrei essere d’accordo.
Il ministero della propaganda lavora benissimo contro di noi, riesce a renderci i più feroci repressori delle nostre legittime istanze (se le conoscessimo!), separandoci e mentendoci spudoratamente — ma con una enorme potenza di fuoco che gli assicura il risultato grazie ai boccalonisti.
Vidi un video agghiacciante di un gruppo di antifa che ha aggradito un negoziante (bianco) di Dallas che cercava di difendere la sua attività, armato di una spada pare, contro un gruppo di queste bestie dell’apocalisse.
Questo gruppo era composto anche di bianchi.
Ho chiesto conferma, regolarmente avute da una mia amica di Dallas, pare sia morto anche se i circuiti mainstream non ne parlano e quindi le conferme ufficiali scarseggiano.
Immaginate un uomo che cerca di difendere tutta la propria vita da un’orda come quella che poi ha avuto il sopravvento su di lui.
Lo hanno massacrato di percosse, calci principalmente, quando era già inerme a terra gliene avranno date a decine. Alla fine uno di loro ha preso la rincorsa dandogli un calcio in faccia.
Si vedevano pezzi di carne e sangue a terra, l’ultimo calcio era caricato come neanche Cristiano Ronaldo che batte una punizione da lontano.
L’ho visto in una posa sconvolgente, totalmente innaturale, le ossa messe in modo contorto. Gli si sono avvicinati non capisco neanche per cosa, era una lattina vuota accartocciata, alcuni lo deridevano, altri dicevano “shit” in un tono fra il sorpreso, il rammaricato…e l’eccitato.
Si è poi arrivati a situazioni paradossali, l’Hbo ritirò Via col vento, “è razzista”, addirittura il cartone “Paw Patrol” è finito nel mirino delle proteste contro la polizia razzista e dei BLM. (da “Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato”
venerdì 12/06/20)
In quello che parve diventare l’epicentro di quella che dovrebbe essere una protesta spontanea (Seattle), il rapper Raz Simone, un gentiluomo scuro di pelle, sarebbe brutto definirlo afroamericano o nero o altro, coadiuvato dai suoi simpatici quanto affabili compari — giammai constatare che siano più armati dei parà del Col Moschin — afferma, a posteriori della ritirata della Polizia da alcune aree della città:
“WE ARE THE LEADERS OF THIS COMMUNITY NOW”.
Il poliziotto che ha ucciso quell’uomo (nero) che stava arrestando era uno solo e andava immediatamente processato ma questi sono tanti, cosa bisognerebbe fare a questi?
I loro mandanti politici saranno condannabili o no? E quanto più grave può essere una posizione politica di questo tipo con tutto il MSM a supportarla rispetto a un pezzo di merda in blu a Minneapolis?
Abbiamo un contraltare comunque: “Trump è stato nominato per la seconda volta da un altro parlamentare norvegese, Christian Tybring-Gjedde. Il parlamentare di estrema destra ha citato il ruolo di Trump nel normalizzare le relazioni tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti in base agli accordi di Abraham,” the Guardian
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