Riflessioni Senza Categoria

La libertà di cedere al ricatto

Uno degli aspetti più assurdi, insieme alle coreografie demenziali, di questo stato di cose, è la dissonanza cognitiva delle affermazioni di tanti personaggi famosi che, pur dichiarando di essersi fatti inoculare offrendo fiduciosi le proprie chiappe, si dicono in qualche modo contrari a queste imposizioni liberticide, incivili, incostituzionali e violente, certo, con mooolta meno determinazione di quanto lo faccia io e tutti quelli che lo sono realmente (contrari).

C’è una differenza fra me e loro, anzi ce ne sono diverse e tutte enormi.

Io non mi sono vaccinato, sto aspettando che la sperimentazione1 finisca per valutare se ne valga la pena, ritengo di no in ogni caso e, soprattutto, quando una enorme “bodenza di fuogo” da parte dell’estabilishment viene messa in campo per obbligarti ricattandoti, pressandoti usando amici e parenti, conoscenti, la società tutta, allora io dubito, dubito con ogni cellula del mio corpo.

Questo governo, oggi l’ennesimo scollato dalla volontà elettorale, guidato da un “vile affarista” (cit.), taglia la spesa sanitaria con la NADEF 2021, destinandone intanto una cospicua parte di risorse alle terze e quarte dosi, ai tamponi e, in generale, alla “religione covidista“, fa niente se hai un cancro e ti fissano la TAC a sei mesi, mica il cancro è pericoloso come il coviddi!

Ma torniamo al punto con l’ultimo caso fra i tanti: Sergio Castellitto ha affermato “ho preso il Covid e fatto il vaccino, ma non posso nascondere che il Green Pass è un strumento contraddittorio e discriminatorio” e “Chi manifesta lo fa per la libertà, la libertà di scelta”.

Fermo restando che ha tutta la mia stima, oggi è praticamente impossibile sentire parole in difesa di chi non vuole rinunciare all’habeas corpus, affermare questo pubblicamente e mettendoci la faccia non è roba da poco, ma c’è un problema e pure bello grosso.

Lui, come chiunque altro, sente il bisogno, prima di proferire verbo, di professare la sua aderenza alla “fede covidista” che si presenta sempre con “io sono vaccinato ma…“, in effetti affermando che chi non si sia vaccinato non possa opporsi all’imposizione dello stesso vaccino, innescando, lui come tutti quelli che hanno un minimo di visibilità, un meccanismo di “dissonanza cognitiva” che destabilizza tanto le menti semplici, quanto quelle più scafate che devono smembrare le sue affermazioni con gli strumenti che ci da la ragione coadiuvata da una coscienza profonda e granitica, uscirne vivi è dura.

La dissonanza cognitiva non è altro che una sensazione scaturita da un conflitto fra idee, convinzioni, valori e atteggiamento dell’individuo. In poche parole, consiste nel sostenere due o più pensieri o idee che risultano in contraddizione tra loro, generando disagio e tensione

Leon Festinger

In effetti, a qualcuno fiducioso nel prossimo ― e quindi non guardate a me ― potrebbe apparire come un refforzativo delle tesi di chi parla, dovrebbe far apparire questo come latore di tesi del tutto disinteressate, oggettive, essendo lui “vaccinato“, ma in effetti il messaggio che passa è assai differente, questo appare come pacato e responsabile, si mostra comprensivo delle istanze degli altri ma dimostra che sono palesemente istanze errate, tanto è vero che lui, che pure le difende, che pure difende questi subumani non allineati come fossero esseri umani, si è “vaccinato“.

Il messaggio che passe è semplicissimo: “vaccinatevi“!

E vale per tutti, tutti, tutti quelli che hanno un poco di visibilità, anche se criticano questo orrendo e pervasivo regime, esordiscono con “io mi sono vaccinato (e quindi posso esprimere dissenso da questa imposizione avendo ceduto ad essa) ma…“.

Io non mi faccio inoculare con una vocale di troppo, statemi bene se potete.

Nota 1: sul documento “Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto” che trovate su AIFA ― qui Comirnaty, e qui Spikevax ― gli studi su cancerogenicità e genotossicità non sono stati fatti per niente per il primo e molto poco, male, e solo su ratti, per il secondo. Le relazioni finali verranno consegnate a dicembre 2023 per il primo e a settembre 2022 per il secondo, ma vale in modo differente per tutti gli altri vaccini.

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Illustrazioni Federica Macera