lunedì 14/09/20
Sempre, ogni volta che un totalitarismo si instaura, ha bisogno di una sua coreografia, di una sua estetica, spesso ridicola se osservata dalla giusta distanza, una distanza temporale o dal coinvolgimento emotivo contingente.
Il saluto romano, il passo dell’oca, “eia, eia, alalà”…oggi gli adepti della dittatura potrebbero essere chiamati “responsabili”, e lo sono di certo di questa situazione di merda, e anche loro hanno una estetica e una prassi comportamentale assorbente e coreografica.
Essi indossano la mascherina ― inutile e deleteria sotto ogni punto di vista ― anche all’aperto con 40° e tassi di umidità da Borneo, meglio essere responsabilmente oltre le prescrizioni (errate) e dare il buon esempio, ossia avere il diritto di scassare il cazzo all’universo mondo, in primis ai non allineati, quelli che specularmente fanno un pelo meno delle prescrizioni, quelli che si sono rotti i coglioni di questa farsa e se ne fregano di rischiare sanzioni.
Essi si salutano col gomito, stile Frankenstein jr. nell’addio alla stazione (sotto), dire che sembrano dei deficienti è dire poco. A tal proposito devo rimarcare che mi è rimasta stampata in mente la fotografia di Giggino Di Maio ne(g)rissimo nell’incontro col ministro della Repubblica Popolare Cinese Wang, sembravano due “rinali co’ ‘e recchie” (due pitali coi manici, in lingua napoletana NdA), non si potevano guardare, una cosa tanto ridicola quanto grottesca.
Essi adoperano disinfettanti per le mani e qualsiasi altro oggetto mille volte al giorno, più come un segno di devozione che per profilassi igienico sanitaria, sempre in virtù dell’ostentazione di responZabilità, e che serva da monito agli incoscienti da costringere al culto de Lascienzah ― che sarebbero poi tutti gli altri non osservanti tale nuovo rito in maniera ortodossa.
Essi rispettano fermamente il precetto orribile di “distanziamento sociale” come ai tempi del nazismo, per instillare odio sociale, Bogardus docet, mantenendo una distanza di…in effetti non si sa mai bene quale sia, e, qualora non si sia passati all’esclusiva attività sessuale autonoma, all’onanismo, alla masturbazione, allora si deve scopare solo alla pecorina ― per evitare che i fluidi salivari vengano a contatto ― alcuni indossano la mascherina anche durante l’atto sessuale e a breve pare che anche chi si fa le seghe dovrà farlo, sempre per prudenza.
In effetti, che Essi mantengano tale distanziamento da me è una delle poche cose che apprezzo in questo mondo distopico che ci hanno tanto meticolosamente apparecchiato, che si distanziassero ancora di più dal sottoscritto sarebbe cosa assai gradita, auspico addirittura un distanziamento selettivo su base volontaria:
più sei ligio alle regole più dovresti starmi distante, grazie assai.
Intanto mio figlio dovrebbe andare a scuola, in un quadro comportamentale da schizofrenia acuta, entrate e uscite selettive su percorsi differenziati e a orari differenziati, bloccati in postazioni distanziate (ma allora le rotelle a cosa cazzo servono?), dovranno indossare la mascherina per quasi tutto il tempo tranne che per mangiare, sempre allo stesso posto. senza muoversi…
Inoltre ho sentito le regole generali per i compiti in classe, la disinfezione dei compiti consegnati, decantati per 24 ore, corretti, ridisinfettati, di nuovo in decantazione per altre 24 ore, consegnati ai discenti, riconsegnati, ri-disinfettati, ri-decantati, archiviati…siete dei malati mentali, qualcuno dovrà prendersi la briga di farvelo sapere e, casomai non lo capiste, di farvi un disegnino per farvelo meglio comprendere.
Intanto AstraZeneca avvelena le sue cavie e, insomma, se si segnala come morto per SARS-CoV-2 anche chi muore investito da un trattore o perché immerso nel cemento fresco, nel caso di mieliti e SLA causate dall’inutile vaccino in sperimentazione vale il contrario, niente è dovuto agli effetti collaterali del vaccino stesso, adducendo a discolpa del vaccino anche un raffreddore di cinque anni prima.
Comunque, tornando al più divertente, per il suo essere paradossale, aspetto coreografico di questo tecno-totalitarismo ― gestito dalla Deficienti&Criminali SpA ― devo dire che il saluto col gomito è davvero stupefacente ma, non bastava, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell’OMS , ha cambiato idea, ora anche questo esilarante gesto è considerato“pe-ri-co-lò-so”.
Sarà che ci abbiamo starnutito troppo dentro, sarà che non ci laviamo bene o che ci riesce poco disinfettare la piega che l’anatomia impone a questa parte del corpo, sarà che devono destabilizzare pure quelli che ci credono con continui cambiamenti, anche negli aspetti più paradossali che ci elargiscono come consigli, pressoché obbligatori, ma…non va più bene.
Torneremo al saluto romano, e non certo per motivi politici.
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Allucinazioni collettive..
In effetti somiglia molto, come dinamica sociale, come patologia sociale, ai comportamenti dei totalitarismi del secolo scorso, peraltro perorati vigorosamente e maggiormente da quelli che si dichiarano antifascisti (a fascismo morto).
Un amico ha correttamente affermato: “si sono affannati tanto ad avvertirci del pericolo fascista che quando è arrivato erano loro”.