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Ribellarsi alla tirannia non è una scelta

domenica 13/09/20

Quando il mondo ti si sfalda davanti agli occhi e puoi ― e vuoi ― vederlo, allora non puoi né vuoi fingere che “andrà tutto bene”, sai troppo bene che “andrà tutto a puttane”, inclusi arcobaleni e show canori dai balconi.

Ribellarsi alla tirannia non è una scelta, image #2

Cominci a pensare a quanto ti sei affannato, ben sapendo che non era quello IL problema ma solo uno, degli strumenti a disposizione del problema, a spiegare le ineluttabili e nefaste dinamiche dell’euro, l’antidemocraticità assoluta dell’Unione Europea ― come ogni istituzione unitariana che si rispetti dall’ONU del Lucis Trust, e di tutte le sue ipocrite agenzie, alla ex URSS e via discorrendo, roba da massoneria, e sempre contro il popolo.

Ti ricordi pure quando, ormai da più di un decennio, ti confrontavi aspramente con chi riteneva il tuo ciarlare di euro inutile, perché il problema era, è sicuramente, ben più grande, e tu ti affannavi a chiarire che lo facevi perché questo tassello era facilmente dimostrabile ― anche un deficiente lo avrebbe capito ― ma avevo torto, sia con questi interlocutori lungimiranti che riguardo alla comprensione de “laGGente”.

Ecco, perché mai non hanno capito che due più due fa quattro?

Ribellarsi alla tirannia non è una scelta, image #3

Eppure il problema dell’euro non era IL problema assoluto e assorbente, la questione era assai diversa, il punto cruciale era il movente, il perché.

Insomma perché impelagarsi con tutte le forze in una melma così putrida come euro e UE sapendo perfettamente quello che sarebbe successo?

Bettino Craxi, quando l'Italia era la V potenza del mondo
Bettino Craxi, quando l’Italia era la V potenza del mondo

Perché distruggere la Prima Repubblica ed eliminare Craxi ― indimenticabile l’intervista di Luca Josi nel suo esilio ad Hammamet sul nostro futuro limbo/inferno decretato da Maastricht ― con Tangentopoli, forse per far partire il piano di privatizzazioni (predazioni) e moneta unica (distruzione e predazione)?

Sono assolutamente certo che la risposta la avete dentro di voi, perché ve l’hanno ficcata a forza nell’orifizio meno profumato che possedete.

Veniamo al problema attuale, partendo dalla fine magari: il professor Alberto Zangrillo ha curato in pochi giorni ― e senza affanni ― un paziente di 84 anni, con innumerevoli patologie pregresse, da una polmonite da SARS-CoV-2 (COVID-19).

Abbiamo quindi la certezza che questa malattia non è, come dire…letale.
No, non lo è affatto, non è neanche vagamente preoccupante.
Questo paziente, Silvio Berlusconi, adesso sfringuella nuovamente in giro giulivo, senza alcun peggioramento del tenore di vita pre-covid, eppure…eppure stanno continuando la terrificante campagna mediatica e politica su questa ― così pare sia definita ― pan-de-mìa.

Sono mesi che non trovano malati veri neanche a pagarli, le Terapie Intensive sono (per loro) tristemente vuote, allora sono partiti a testa bassa rompendo le palle con gli “asintomatici” ― coloro che sono sempre stati chiamati “portatori sani” ― che sono perfettamente sani, talmente sani che hanno una carica virale talmente inconsistente che non potrebbero infettare neanche un malato terminale col sistema immunitario azzerato.

Intanto stanno “tamponando” mezzo mondo rilevando pure frammenti di virus morto e dandone truffaldinamente esiti di positività, sono disperati, hanno bisogno della pan-de-mìa, ne hanno bisogno per controllarci, per renderci inermi e vulnerabili in ogni più piccolo aspetto.

Ho il terrore di quello che succederà al primo starnuto a scuola, ho il terrore delle residenze per le quarantene (prigioni), ho il terrore di una Holodomor indotta, ho paura della fame vera dovuta alla definitiva distruzione socio-economica, ho paura della ignavia delle masse, di tutti quelli che non hanno voluto capire banalmente l’euro e che non capiscono questo.

Questo totalitarismo, questo fascismo, realizzato in una maniera così pervasiva e tecnologicamente inevitabile da questi sedicenti e ipocriti antifa, non è realizzato da Matteo Salvini, che tutti si affannano a odiare e contrastare, ma è realizzato da un signor nessuno, da Giuseppe Conte, da personaggi insulsi a cui si blocca la mascella come Rocco Casalino, da Gigino Di Maio, da Casaleggio jr e la sua piattaforma Rousseau ― che gestisce milioni di lobotomizzati come fossero personaggi di un videogame ― nonché da apparati partitici strutturati e capaci, votati però al male, come il “partito ossimoro” o “partito bestemmia”, il PD, e tutti i conniventi trasversali dentro e fuori ogni partito come Mario Monti, o il suo omonimo Draghi che sta arrivando, e tutti gli oscuri e ignoti mandanti di questa devastazione.

Fra i responsabili vanno inseriti anche tutti gli altri politici, dal più grande al più insignificante, che sono perfettamente allineati tranne rarissime eccezioni come Vittorio Sgarbi. Quelli sono altrettanto responsabili, come lo erano i kapò, quelli delle SS, quelli dell’OVRA e della Gestapo, non eseguono semplicemente gli ordini, li accettano anche se sono anti-umani, sono zelanti sceriffi che vessano la popolazione per darsi importanza.

Siete tutti, tremendamente, colpevoli.

In questa situazione di Tirannia esplicita e cogente, cosa può mai fare una persona civile e democratica se non ribellarsi? La domanda non è da poco conto, bisogna capire su quali basi decidere di rispettare o non rispettare le autorità.

In realtà se volessimo, e io voglio, andare a capire cosa ci impone per dovere civico la Costituzione, allora avremmo il dovere civile di non rispettare le attuali autorità e mettere in atto ogni ostruzionismo possibile, se non altro, per ostacolare l’abusivo utilizzo delle cariche forzatamente occupate, grazie anche all’esecrabile comportamento dell’attuale Presidente della Repubblica sua salmità Sergio Mattarella.

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A tutti questi signori “incruattati”, mi perdoni Mario Merola se lo cito, ho il privilegio di segnalare l’Art. 28. della Costituzione che recita:

I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.”

In questi mesi gli usurpatori hanno provato diverse volte a inserire norme che gli salvassero legalmente il deretano, fortunatamente rintuzzate da quella mezza schifezza di opposizione che ancora esiste, più o meno. Ovviamente la necessità è nata grazie alle innumerevoli procedure anticostituzionali, forzature giuridiche e amministrative senza precedenti, forse mai successe neanche nelle ― decisamente più oneste ― dittature del secolo passato, che avevano almeno la decenza di dichiararsi.

Inoltre, all’Art. 52. leggiamo:

La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino…” (al quale aggiungerei all’americana “da ogni nemico interno ed esterno”)

Per ora avete guadagnato il mio disprezzo e il mio ostruzionismo ― fortunatamente anche quello di una sempre maggiore fascia di popolazione ― inoltre mi adopererò, come già faccio da anni, a smontare la propaganda di regime con ogni mezzo, cercandone le mille falle e contraddizioni, fino a quando ancora si potrà farlo perché ribellarsi alla tirannia non è una scelta.

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Illustrazioni Federica Macera