11/09/23
È sempre stato così ma, come sempre, ci si meraviglia che lo sia. Allo stesso modo si accetta come assioma la certezza, solo presunta e immancabilmente smentita, che i complotti siano qualcosa di anomalo, mentre è dimostrabile il contrario.
l’Arte è sempre stata servile al potere, economico e politico, ai suoi desiderata, alle esigenze di controllo che ha, e sempre ha veicolato i suoi messaggi.
Del resto gli artisti ― ne ho conosco e ne ho conosciuti tanti ― sono dei morti di fame che vivono dell’elemosina della società. Più sono bravi e meno elemosina ricevono, in caso contrario, che siano bravi o meno, se si mettono a disposizione della propaganda di regime, allora ricevono immensi doni, ricchezza, fama, influenza, rispetto.
Un altro aspetto per me assai rilevante riguarda la finta patente di “ribelle” che viene affibbiata ad alcuni sedicenti, ma solo nelle valutazioni di chi li paga, “artisti“.
Si può definire “ribelle” chi rompe gli schemi offrendo al pubblico una lettura diversa ma, in caso contrario, ossia se la visione diversa è diventata l’incomprensibile regola, allora siamo di fronte alla sublimazione del conformismo al potere, non certo alla ribellione.
Ritengo che il fascismo sanitario imperante negli ultimi anni, distruttore di ogni regola civile tanto faticosamente codificata nel diritto, sia paradigmatico riguardo i messaggi che il potere veicola, oltre che con il cristallino apparato di propaganda ― Mainstream Media e quanto impropriamente si definisce informazione ― anche tramite l’Arte, in maniera subliminale, sordida, indiretta, emotiva.
Quindi mi chiedo, perché degli artisti ― alcuni bravissimi, altri veramente indegni di essere definiti tali ― dovrebbero prestarsi a veicolare la propaganda dell’OMS, della GAVI, della Bill&Melinda Gates Foundation, del Rotary? Ah, Bill & Melinda Gates Foundation è il primo finanziatore dell’OMS con 551 mln$, GAVI è il secondo con 246 mln$, ed è sempre di Gates.
Segnalo anche la pervasiva volontà di tracciamento e controllo ― tutti ricordiamo l’abominevole green pass ― perfettamente incarnata dalla ID2020 Alliance, manco a farlo apposta formata da Accenture, Gavi, ideo.org, Microsoft, e la vecchia conoscenza the Rockfeller Foundation (sempre collegata alla famiglia Gates tramite il nonno di Bill, Frederick Taylor Gates).
Nel mentre la Zero Draft, che subordina alle politiche sanitarie di contrasto ad eventuali “pandemie” dell’OMS gli stati nazionali, è stato siglato da 194 paesi, compreso il martoriato nostro:
“194 Paesi dell’OMS (tra cui l’Italia) hanno elaborato un trattato pandemico globale per fronteggiare, in modo “universale”, le prossime pandemie. Nel silenzio del mainstream, si sta perpetrando un guaio sociale e sanitario celato, ovviamente, da necessario tributo per il benessere collettivo.
Il poco spazio del post non mi permette una disamina accurata dell’accordo (già sostanzialmente definito), ma mi consente di “smontare” i motivi giustificativi contenuti nel testo esplicativo pubblicato sul sito istituzionale del Consiglio dell’Unione Europea“
Avvocato Libero Federica Fantauzzo su t.me/avvocati_liberi
Eppure frotte di “artisti” lavorano alacremente e con passione per dare dignità ai messaggi di queste mefistofeliche e quanto mai pervasive realtà che, definire antidemocratiche, è un ingiustificabile eufemismo.
Non penso che siano cattivi, o almeno non tutti, però penso che in larga parte manchino, che deficitino, che in definitiva siano deficienti di comprensione e intelligenza, al punto di aderire ai desiderata di queste realtà che sono così ignobili ed esiziali per il genere umano.
Sono servi del male che si ammantano di bontà
Sentire questi scellerati carnefici, e i loro buffoni di corte, sproloquiare delle loro migliori intenzioni riguardo i poveri del mondo, soprattutto mostrandosi desiderosi di offrire loro cure, magari preventive come i “vaccini“, mi fa gelare il sangue, come mi fa gelare il sangue osservare il pubblico ignaro, o peggio che ignaro.
L’Arte è schiava del mecenatismo dei potenti, megafono dei loro desiderata, mezzo di convincimento, pura propaganda