Le mille declinazioni confondono le menti deboli
25/05/23
La mia personale critica allo Status Quo cominciò quando mi resi conto che in un sistema di moneta fiat ― la moneta moderna sganciata dallo standard aureo è nata il 15 agosto 1971, quando Richard Nixon annunciò che il dollaro non sarebbe stato più convertibile né rimborsabile in oro a Bretton Woods, più precisamente con lo Smithsonian Agreement (v.sotto) ― si potevano adottare politiche keynesiane che avrebbero potuto generare un benessere collettivo senza alcun sacrificio, senza bisogno di pagare tasse per erogare servizi, giusto con qualche attenzione per evitare una prevenibilissima inflazione, ma è un discorso diverso.
Da un mio vecchio pezzo del 22/01/21 che parlava di Donald J. Trump e della sua forzatissima destituzione, “Il leone è sconfitto ma non è morto“:
La FED è una banca privata, come lo sono ormai tutte le banche centrali del mondo, eccetto quella siriana, quella iraniana, quella della Corea del Nord e, una volta, quella libica. Le banche centrali non hanno più il controllo di una moneta divenuta fiduciaria ― nel 1971 a Bretton Woods, in chiusura di trattative che duravano dal 1944 ― quindi virtualmente illimitata, che in coppia con la teoria mai smentita del “moltiplicatore keynesiano“, potrebbe garantire benessere a tutti. Bisognava e bisogna ancora realizzare politiche per la “scarsità“, solo così si può controllare chiunque, la famosa “spesa espansiva” contraria alla “austerity” criminale dei nostri governi.
Donald J. Trump ha usato un sistema furbo per riconquistare al popolo l’emissione monetaria, prima di lui lo fecero in maniera più eclatante:
- Abraham Lincoln
- John Fitzgerald Kennedy
- Aldo Moro
Sulla fine che fecero immagino sia superfluo dire, sul perché successe immagino riusciate ad intuire che forse, e sottolineo forse, l’abolizione della schiavitù, la guerra in Vietnam e il “compromesso storico” non rappresentano moventi altrettanto potenti quanto il controllo dell’emissione del denaro, cioè non più denaro, proprio il potere di crearlo (o non crearlo).
Sottolineo che i tre uomini di stato citati sopra furono tutti assassinati con armi da fuoco, come a certificare un messaggio in codice, neanche troppo velato se non nelle modalità, per chiunque altro.
La questione quindi, ossia il caparbio evitare un perseguimento di benessere propagandato ma incredibilmente mai realizzato, pur avendone tutti i mezzi, aprì il mio personale vaso di Pandora.
Gli aspetti distopici del nostro mondo sono tutti collegati fra loro, spesso se non sempre hanno la medesima genesi e sono sempre governati da pochissime persone che gestiscono un enorme potere, e lo fanno nell’ombra. Badate bene, lo fanno nell’ombra riguardo loro stessi ma, le dinamiche che muovono, le celano mettendole in bella mostra, alla luce del sole, salvo chiamare “complottista” chiunque dica che “il re è nudo“.
Ci sono cose che non riusciamo ad accettare perché enormi, pesantissime per la nostra coscienza, comprenderle in noi ci causerebbe un affardellamento del vivere che troveremmo, almeno la maggioranza di noi, insopportabile. Eppure il problema è uno e uno solo.
“Quanta verità può sopportare, quanta verità può osare un uomo? questa è diventata la mia vera unità di misura, sempre più. L’errore (la fede nell’ideale) non è cecità, l’errore è viltà… Ogni risultato, ogni passo avanti nella conoscenza è una conseguenza del coraggio, della durezza con se stessi, della pulizia con se stessi…”
Friedrich Nietzsche
Se non riusciremo a comprendere che abbiamo il dovere di scardinare le elités, il loro terrificante traffico di bambini per lo sfruttamento sessuale ― e magari fosse solo quello! ― il traffico d’organi, le derive gender, le operazioni irreversibili di cambio sesso in età giovanile, la destrutturazione degli individui, l’utilizzo distorto e pretestuoso dell’ecologia, le carestie e i rincari indotti, continueremo ad essere dei detenuti nel lager profetizzato con estrema precisione da Aldous Huxley.
«La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia, una prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno mai di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù»
Aldous Huxley
Resteremo destinati all’Olocausto, alla depopolazione espressa caparbiamente dai programmi ONU Agenda 21 e Agenda 2030, da Bill Gates ― il padrone dell’OMS ― dall’ecologia malata che ci definisce insostenibili al punto di suggerirci di suicidarci, oltre che spingere a favore delle politiche di morte della sinistra progressista, che è abbondantemente sinistra e che progredisce come un cancro, non certo in positivo.
Eppure vedo ancora qualcuno fare differenze fra destra e sinistra, ne ho compassione vera, mi fanno tenerezza, quasi quanto i finti ribelli, che siano anarchici, fascisti, comunisti o altro, alla fine non vedo che infanti inconsapevoli del mare di melma in cui stanno sguazzando. Inconsapevoli come i gretini che imbrattano monumenti e bloccano strade per realizzare l’Agenda delle elités.
“Pentiamoci dei nostri peccati ecologici”
Bergoglio, a proposito di gretini
La differenza oggi, anzi da decenni se non da sempre, si deve fare fra chi comanda, e sta sopra, e chi subisce, e quelli siamo noi, quelli che stanno sotto. Il giochetto del divide et impera lo abbiamo inventato noi, e però lo subiamo ancora, inconsapevolmente, o magari volutamente quando scegliamo (non io) con feroce determinazione la pillola blu offerta da Morpheus, potenziali agenti Smith, nostri nemici anche loro.