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‘Mmunnezzèide

Domenica 25/10/20

Ogni popolo ha i governanti che si merita, questa mi appare come unica incontrovertibile verità politica, al netto di tutte le ideologie, che ormai ritengo solo scenografiche, nonché prive di ogni intrinseco valore, ideologie rivoltate dalle elites proprio contro quelli che incredibilmente ci credono ancora.

In Italia siamo davvero nella cacca, abbiamo un ignoto azzeccagarbugli di provincia, che Alberto Bagnai, con la sua consueta sagacia, ebbe a definire “autocrate dauno”, dato il suo evidente e offensivo disprezzo per la Costituzione e per la liturgia democratica ― ultimamente concordo poco col professore, ma devo dire che su diversi argomenti, come su questi suoi assoluti lampi di genio che rasentano l’arte, sono in piena sintonia.

In Campania siamo combinati anche peggio, noi abbiamo cuozzo Vicienzo da Ruvo del Monte (PZ), un personaggio dai modi spicci, qualche suo ammiratore lo definisce un “decisionista”, ma “decisionista” si poteva definire Craxi o Cossiga, non certo questa caricatura di omuncolo appassionato di lanciafiamme.

Egli cominciò la sua carriera politica come sindacalista di “fravecatori” ― letteralmente “fabbricatori”, muratori in lingua napoletana ― miracolato dal SARS-CoV-2 e dalle sue uscite cabarettistiche (politicamente era un morto che camminava) un “incandidabile”, è riuscito ad essere rieletto in maniera plebiscitaria.

Probabilmente, proprio la sua storia personale di provinciale della provincia profonda, che ha poi studiato a Salerno e che ha fatto il sindacalista, ha esaltato il suo carattere prepotente, caporalesco, nei confronti di chiunque abbia incrociato il suo cammino.

Ho notizie dirette dal “deep state” (quello regionale, funzionari, dirigenti) delle sue feroci angherie e prepotenze nei confronti della macchina burocratica, il suo “decisionismo” passa spesso e volentieri su regolamenti e prassi schiacciando, quando ci riesce, chi non è allineato al suo volere.

Ma basterebbe ascoltare la violenza delle sue parole e dei suoi provvedimenti, il suo scaricare sulla popolazione responsabilità che non sono nostre ma, molto spesso, sue, del governo centrale e anche di talune agenzie sovranazionali.

Un cuozzo che si permise di chiamare Valeria Ciarambino, più volte e fermamente, “chiattòna”, uno che ricopre cariche amministrative di quel livello!
Io con Valeria, che conosco bene, dissento politicamente su tutto, ma nessuno può permettersi di offendere nessuno in questo modo perché, in quel caso, si sarebbe legittimati ad affermare ad esempio che tu, cuozzo Vicienzo, “, “tien’ ‘a facc’ ‘e cazz’“, ma, siccome qua siamo tutte brave persone, noi non lo facciamo…

Ci sono state manifestazioni contro i proclami autoritari e restrittivi, addirittura ben oltre quelli del governo guidato dall’autocrate dauno, annunciati da questo paesanotto “sagliùto” ― “parvenu” in lingua napoletana ― come da prassi ormai, forse convinto che la gente volesse sentirsi ancora protetta da un padre-padrone, ma le cose stanno cambiando, in troppi siamo arrivati in una situazione insopportabile e allora…o imponete la legge marziale ― e ci state provando, dopodomani sua salmità Sergio Mattarella presiederà un Consiglio Supremo di Difesa che parlerà di questo ― o dovete cedere, mollare la presa e tu, tu che parlerà di questo cuozzo Vicienzo, tu hai mollato la presa, facendo la figura del quaquaraqua, addirittura spingendo in direzione opposta e più permissiva rispetto al governo nazionale, per la prima volta.

A Napoli si dice: “i che figura ‘e mmerd!’”

Finalmente, il consenso popolare di cui ogni autoritarismo necessita, sta venendo meno.

il comunicato stampa di Generazioni Future sul pronunciamento della CEDU
il comunicato stampa di Generazioni Future sul pronunciamento della CEDU

Tornando al fatto che abbiamo i governanti che ci meritiamo, mi dispiace moltissimo dirlo ma è così, siamo talmente una “mmunnezza” e chi ci rappresenta è talmente una “mmunnezza” che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a una interrogazione di Generazioni Future, ha risposto “riconoscendo che lo Stato Italiano ha omesso di segnalare al Segretario Generale del Consiglio d’Europa la sospensione dei diritti fondamentali”.
Diciamo che la cosa era già abbondantemente nota ma che il Re fosse nudo in maniera tanto ufficiale non si era ancora affermato.

Ci sono stati autorevolissime prese di posizione contro la gestione autoritaria anticostituzionale, e pervasiva, della “pandemia” da parte del governo ― a mio parere abusivo e usurpatore ― fra le tante ricordo sempre gli strali mandati a Giuseppi (e a cascata a De Luca) dal presidente emerito della ConsultaAntonio Baldassarre e dal consigliere emerito Sabino Cassese:

«Limitare le libertà con un DPCM, è un atto, in tutto, incostituzionale»

Antonio Baldassarre

«La pandemia non è una guerra. I pieni poteri al governo non sono legittimi»
«Il primo decreto legge era “fuori legge”. Poi è stato corretto il tiro, con il secondo decreto legge, che smentiva il primo, abrogandolo quasi interamente».
«Il Governo ha agito in maniera confusa e contro alcuni principi base della Costituzione»… «neppure la più terribile delle dittature ha limitato la libertà di andare e venire, di uscire di casa, per di più selettivamente limitata per categorie di persone o a titolo individuale indicate in atti amministrativi»

Sabino Cassese

In generale trovo di estrema sintesi segnalare questo ragionamento, di Marco Di Croce, che condivido totalmente:

“L’oggetto è semplice: Il covid li piglia di ogni classe, il lockdown no.
I non tutelati preferiscono il rischio della malattia propria alla certezza della povertà propria.
È una scelta legittima.
I tutelati preferiscono la certezza della povertà altrui al rischio della malattia propria, è una scelta illegittima”
.

In effetti, si tratta di questo ― come dissi a suo tempo ― non moriremo di covid ma moriremo di fame, enormi fette di popolazione sono allo stremo e non si lasceranno morire così, inermi.

il simbolo del Comune di Napoli
il simbolo del Comune di Napoli

Il popolo napoletano ha tanti bruttissimi difetti ma, in compenso, il padreterno gli ha fatto dono anche di magnifici pregi, direi qualità quasi uniche.

Napoli si è liberata da sola, in quattro giorni, dai nazisti. Gli scugnizzi sfilavano l’elmetto e uccidevano i “crucchi” inchiodandogli il cranio, dodicenni imbracciavano mitragiatrici. Li cacciammo da soli dalla nostra splendida città, altro che resistenza!

Napoli buttò a mare, dopo soli quattro giorni di operatività, i membri della Santa Inquisizione ― come mi ricordava una cara amica.

Napoli si è sfastriata” di questa caricatura di dittatore che ci è toccata in sorte, anche quelli che lo hanno votato adesso “lo schifano”, e finalmente direi!

A questo punto cuozzo Vicienzo che fa?

Fa marcia indietro come il peggiore dei quaquaraqua… una “mmunnezza” tanto quanto quelli che rappresenta ― io no, piuttosto che votarlo mi sarei tagliato la mano.

Ossequi.

CostituzioneArt. 52.:

La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino…”
(al quale aggiungerei all’americana “da ogni nemico interno ed esterno”)

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Illustrazioni Federica Macera