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Campagna di Russia

Manderanno i nostri figli a morire in Russia

26/02/24

Non impareremo mai e, noi complottisti, lo sappiamo molto meglio di chiunque altro. Viviamo costantemente lo scomodo e doloroso privilegio di sapere quello che sta succedendo, di comprenderne la direzione, spesso assai negativa, che si persegue ostinatamente.

Ci troviamo nel pieno di una terza guerra mondiale scatenata da un occidente morente, o meglio da quella parte di esso che non ne accetta il declino e che sta usando spregiudicatamente ogni mezzo pur di resistere un momento in più a questo destino ineluttabile.

Ogni volta che si solleva questo argomento, e malauguratamente si paragona l’attuale criminale estabilishment di Washington con quello pregresso, si ottengono le stesse lisergiche risposte controfattuali tipo: “se ci fosse stato Trump sarebbe stato ancora peggio“.

Peccato che Donald J.Trump, uomo tutt’altro che perfetto e niente affatto uno stinco di santo, sia l’unico POTUS (President Of The United States) a non aver condotto una guerra che sia una. Assume inoltre fattezze grottesche il paragonarlo al suo successore, tale Joseph Robinette Biden jr ― padre dell’ancora più riprovevole Hunter, pure lui assai legato alla faccenda ucraina ― un rincretinito da demenza senile, a volerlo trattare bene, che ha fatto spolverare tutte le testate atomiche del mondo che riposavano placidamente nei loro hangar.

Non è un errore, Trump non ha fatto guerre

Non è inevitabile, e per fortuna, che arriveremo all’olocausto nucleare, con l’esito che un amico definisce in modo assai efficace con “sasso sterile nello spazio“, ma le possibilità che questo avvenga oggi sono altissime, ogni momento di vita rappresenta un regalo prezioso, e vi garantisco che sono molto serio nell’affermarlo.

Fermo restando che ci troviamo nella “mancata realizzazione del peggio“, sebbene con l’ordigno-fine-di-mondo “di Damocle” che ci penzola sul capo, siamo in una situazione di più che precario equilibrio.

I nostri nefasti rappresentanti, con in testa la carciofara della Garbatella, Miss Aspen, al secolo Giorgia Meloni, si sono recati a Kiev ― che oggi i canali Tv di fake-news-24ore si sforzano nel pronunciare Chìiiv‘(èbbìv’ andrebbe aggiunto1) ― per siglare quello che è definito “Agreement on Security and Cooperation between Italy and Ukraine“, ossia uno schifosissimo e pericolosissimo “accordo di sicurezza e cooperazione tra italia e ucraina“.

L’Ucraina è un pezzo della nostra casa (???) e faremo la nostra parte per difenderla

Giorgia Meloni

La carciofara è volata a Chìiiv per vedersi con Volodymyr Oleksandrovyč Zelens’kyj, quel comico cocainomane, quel fantoccio piazzato sullo scranno più alto dell’Ucraina dai nazisti di EuroMaidan, e quindi dall’occidente. Peraltro Zelens’kyj è di madrelingua russa e, fino al 2016, quando si è messo a studiare seriamente per recitare al meglio la sua parte, non era in grado di parlare fluentemente l’ucraino.

Perché Miss Aspen è andata da quel triste figuro di madrelingua russa? Semplice, perché ella è servile nei riguardi dell’atlantismo, in questo caso quello iper-guerrafondaio delle élites prog-dem ― in linea puramente teorica a lei assai lontane per differenti motivi ― ha chiaramente ricevuto ordini in questo senso. Si sa, i servi zelanti, i viceré coloniali, sono sempre più realisti del re2.

Ci siamo legati mani e piedi, per un lunghissimo e turbolento decennio, alle sorti di uno stato nazista, per giunta un protettorato occidentale strumentalizzato contro quella che è forse la più grande potenza militare mondiale in assoluto3, oltre che quella, a parer mio, tecnologicamente più avanzata.

Ne abbiamo avuto ulteriore prova durante la provocazione costituita dalla esercitazione steadfast defenderdifensore risoluto ― tenuta  ai confini russi con i paesi baltici, soprattutto nel corridoio di Suwałki, circa 65 km a cavallo del tortuoso confine tra Lituania e Polonia. La NATO ha mobilitato 90mila uomini, principalmente americani (ben 20mila sono britannici), e i mezzi più sofisticati dei nostri arsenali, compresi aerei, missili ecc.

I nostri sistemi di navigazione sono andati in avaria sul fianco orientale, perché la Russia ha usato lo Sputnik Near Abroad, come ci ha informato il Capo di Stato Maggiore della Difesa estone, il Tenente Generale Martin Herem. Il sistema è andato in errore nell’area che va dalla Finlandia ai paesi baltici e fino alla Polonia.

Inoltre i giganti Cina e India stanno a guardare, la prima continuando a puntare Taiwan, ultimo diaframma che ancora ci separa dalla più assoluta disperazione. Di sicuro non staranno mai dalla nostra parte. Succede pure che il secondo, determinante, esercito della NATO, la Turchia, non ha più alcuna voglia di stare dentro l’alleanza. Tralascio le altre valutazioni a corollario, perché inutili e ridondanti, direi che bastano queste poche linee generali per capire quale abominio Giorgia Meloni abbia deliberatamente commesso e quali ferali conseguenze da questo possano derivare.

Russian Army Hell March 2020

“L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina nei suoi sforzi per difendersi finché sarà necessario” […] “Nel caso di un futuro attacco armato da parte della Russia all’Ucraina”, Roma e Kiev “si consulteranno entro 24 ore […]” “coopereranno nella creazione di forze sostenibili in grado di difendere l’Ucraina ora e di scoraggiare l’aggressione russa in futuro”.
“L’Italia continuerà a fornire assistenza all’Ucraina durante il periodo decennale del presente Accordo”. Inoltre, “sosterrà lo sviluppo delle Forze di Sicurezza e Difesa dell’Ucraina, […] esercitazioni congiunte e miglioramenti interoperabilità con gli alleati della NATO”.
L’accordo prevede anche una serie di principi sulla cooperazione in materia di industria della difesa […].

Estratto da AGI riguardo l’accordo di sicurezza e cooperazione tra italia e ucraina.

Al fronte russo dovrebbero andarci i “radical chic” come Calenda

Purtroppo invece saranno i ragazzi delle borgate a partire, quelli costretti nelle periferie di Secondigliano, Ponticelli, di Torre Maura, i sottoproletari, mentre gente che mai sarà toccata da questa violenza pontifica su sesquipedali cazzate che costeranno tonnellate di sangue, quello però tutto nostro, ovviamente.

Manderemo i nostri figli al macello con la leggerezza con cui li abbiamo resi cavie?

un complottista

Immagine di copertina da YouTube

Note

1 – “chi t’è biv” (chi ti è vivo), espressione legata al modo di dire “all’anema e chi t’è viv” (all’anima di chi ti è vivo) variante non offensiva, insieme a “chi t’è viecchj” (chi ti è vecchio), dell’insulto “all’anema e chi t’è mmuort’” (o “stramuort’“, rafforzativo!) che rievoca, in forma spregiativa, i defunti dell’insultato per offenderlo nella sua rispettabilità, accusandolo di discendere da parenti riprovevoli, o semplicemente per deriderlo, anche solo scherzosamente.

2 – “più realista del re“, loc.agg., che si batte per una causa più del ragionevole e più di coloro che ne sono direttamente interessati, frase dello statista e storico francese A.Thiers a proposito di legittimisti intransigenti durante la Restaurazione, usata spesso a proposito di chi è osservante e rigoroso più del giusto, di chi difende un diritto o una teoria con più accanimento delle persone direttamente interessate.

3 – Alcuni articoli sulla guerra, e suoi aspetti collaterali, più approfondimenti su armamenti in possesso della Federazione Russa: “Il movente della guerra” 01/03/2022; “I nazisti ucraini hanno massacrato i civili a Mariupol” 07/03/2022; “La seconda tragica campagna di Russia” 16/03/2022; “Azofstal, II movimento, allegro” 16/05/2022; “Guerra molto fredda” 30/08/2022; “La Russia apre un procedimento ONU vs USA e Ucraina” 02/11/2022; “World War III” 26/01/2023; “Vantaggio strategico ipersonico” 30/01/2023; “Sott’acqua” 09/03/2023; “11 uomini, sulla bara del morto” 31/05/2023; “Superiorità elettronica russa” 22/07/2023; “La Serbia si fa in 4” 30/09/2023; “Taiwan ultima frontiera” 23/10/2023; “Guerra non dichiarata” 23/01/2024;


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Illustrazioni Federica Macera